I primi confronti politici all'interno del PD per arrivare uniti all'assemblea nazionale del 7 luglio a Roma, per la elezione di Martina a segretario del Partito. Si tratterà di una nomina con un ordine del giorno che ne stabilirà la durata: scadenza alla data del congresso del partito. Nell'area vicino a Matteo Renzi vi sono discordanze di vedute. Alcuni preferirebbero, sin da subito, fissare una data prima delle elezioni europee; mentre altri preferirebbero invece che tale data fosse dopo le stesse europee. Dopo una lunga riunione di 'area Renzi', tenutasi il 4/07/2018 nella sala Berlinguer a Montecitorio, sembra sia prevalsa l'idea di eleggere Martina a segretario e di un ordine del giorno che fissi la data del congresso nel 2019, prima delle elezioni europee.

Le opposizioni interne al partito preferiscono, invece, dare corso al congresso in tempi molto brevi.

Segnali importanti

Pier Luigi Bersani, intervistato a Omnibus, sulla 7, si dice disponibile a spingere il carretto, ma non a tirarlo. Già Martina, dopo la lettera a Repubblica del 3/07/2018 di Bersani, si era fatto avanti apprezzando la collaborazione dello stesso, per la ricostruzione di un nuovo centrosinistra: 'discutiamone insieme alle feste dell'Unità'. Si tratta di un primo gesto coraggioso di Martina, rivolto in quella unica direzione che può far nascere un nuovo centrosinistra capace di incidere nella Politica. Da tempo (anni) Bersani consiglia di non arroccarsi e di ascoltare l'altrui pensiero.

Dialogare è il modo più convincente per fare valere le proprie ragioni e per riconoscere, ove necessario, le parti buone di quelle espresse da altri. Il rifiuto del PD di parlare col M5S, ha dato nuovo sbocco alla presente legislatura. Per Bersani si apre una nuova fase, e ognuno dev'essere disposto a mettere da parte il suo ruolo.

'Opposizione dura ma flessibile e dialogante'

I pentastellati rappresentano un movimento nato da pochi anni, con cui molti politici si sono rifiutati di dialogare. Gli stessi sono portatori di istanze di cittadini, che non hanno trovato un interlocutore: è stato un errore averli snobbati. Tutto ciò ha fatto si che il M5S si sviluppasse e si rafforzasse, più in fretta del necessario.

La sinistra deve costruire un progetto alternativo, da proporre a quelle forze che mettono al centro il lavoro e tutti i diritti spettanti a chi opera nel mondo dello sviluppo e del lavoro in genere.

Altro tema importante è quello della migrazione dei popoli. L'Italia ha ragione quando afferma che non possiamo essere gli unici a farcene carico: per questo deve battersi in Europa per far valere le sue ragioni. Altro aspetto è invece la limitazione del flusso. L'Italia ha bisogno dei migranti, di nuova manodopera che in alcuni casi manca. Come paese manifatturiero importante, la presenza di immigrati regolari rappresenta una ricchezza per la nostra economia. C'è quindi molto bisogno di riflettere e di non lasciarsi prendere dal protagonismo.