La direttrice dell'One Health Center dell'Università della Florida Ilaria Capua ha rilasciato un'intervista per il Corriere della Sera pubblicata il primo dicembre. Nel corso della stessa, l'infettivologa ha risposto alle critiche del professor Matteo Bassetti che qualche giorno fa trattando di vaccini, aveva messo in evidenza la sua laurea in veterinaria, specificando: "Ognuno deve parlare di ciò che sa". La dottoressa Capua ha replicato: "Non intendo partecipare al gioco degli insulti. Ho grande rispetto per tutti".
Ilaria Capua non vuole alimentare le polemiche
La virologa che si laureò nell'89 a 23 anni in medicina veterinaria continuando a studiare i virus per più di trent'anni, sostiene di voler "scansare le cose irrilevanti". Secondo Capua occorrerebbe invece cercare di collaborare per far fronte all'emergenza coronavirus in corso, senza alcuna distrazione. In quanto criticarsi a vicenda comporterebbe soltanto un dispendio di forze, che dovrebbero essere impiegate invece per uscire fuori da questa situazione. "Non ho bisogno di costruirmi una carriera", ha dichiarato la dottoressa, aggiungendo che ora come ora, vorrebbe soltanto rendersi utile alla comunità attraverso tutto ciò che ha appreso in questi anni di studio.
Fu la Capua a divulgare la sequenza dell'aviaria
Nel 2006, la virologa fu la prima a depositare la sequenza genetica del primo ceppo africano di H5N1, ovvero il virus dell'influenza aviaria in un database "open access". In questo modo, diede inizio a un dibattito internazionale sulla trasparenza dei dati, apportando delle modifiche a quello che era il meccanismo basilare dei piani prepandemici.
Grazie a lei, attualmente le più grandi organizzazioni mondiali promuovono il principio della trasparenza dei dati. Tutto questo si è tramutato in alcuni dei mezzi utilizzati oggi per studiare il coronavirus, come le piattaforme adibite alla condivisione delle informazioni su un virus utili a realizzare un vaccino. "Abbiamo gestito il Covid-19 anche grazie a quello "strappo", ha chiosato la scienziata.
La dottoressa: 'Il virus continua a correre'
Ilaria Capua ha spiegato che la missione dei virus è quella di contagiare più persone possibili, sottolineando che quando le persone rispettano le norme anticontagio la curva si riduce, "ma il virus è sempre lì in agguato". L'infettivologa si è detta fiduciosa sui vaccini: li reputa sicuri per la salute dell'individuo, ammettendo però che probabilmente per la somministrazione se ne andrà tutto il 2021. "Il piano delle vaccinazioni non sarà così semplice da realizzare", ha commentato, spiegando che l'immunità di gregge avverrà gradualmente e con tante incognite.