A dispetto di quanto si sarebbe potuto pensare e alle critiche ricevute alla vigilia dell’apertura del festival, Zlatan Ibrahimović ha esordito all’Ariston con un enorme successo e da vero e proprio show-man, riuscendo a far divertire il pubblico con poche e sarcastiche battute e cosa più difficile ha saputo dominare il palcoscenico dell'Ariston con straordinaria padronanza.

'Questo è il Festival di Zlatan, queste sono le mie regole', la prima serata di Zlatan che conquista il pubblico a casa.

Ibrahimović ha esordito lunedì all’Ariston, con il papillon scuro e la camicia portata fuori dai pantaloni sulle note di una canzona gitana atipica per quello che è il festival della canzone italiana.

Poche parole, controllate prima di pronunciarle, che hanno affondato Amadeus che da conduttore si è ritrovato in un attimo a diventare co-conduttore con il calciatore del Milan.

Se il copione che gli è stato affidato da recitare era quello dell’ospite arrogante arrivato a Sanremo per dettare le proprie regole, Zlatan lo sta recitando magnificamente, rendendolo tanto bravo sul palcoscenico quanto sul campo.

Uno Zlatan che si diverte e non manca anche di sdrammatizzare su un Milan che ha perso un po' la strada della classifica; infatti nella sua regola numero due i giocatori in più suggerisce di portarli al Milan che forse in quest’ultimo periodo ne ha più bisogno dell’Inter.

On line impazzano i video della serata di Zlatan che ben fanno capire il successo e il riscontro positivo ricevuto dal pubblico.

Arrivato in ritardo, Zlatan recupera con successo e vince la terza serata di Sanremo

Dopo il risultato deludente del Milan in campionato, ci si aspettava ieri sera di rivedere uno Zlatan vincente almeno sul palcoscenico dell’Ariston dove invece non aveva deluso durante la prima serata.

Eppure Zlatan non arriva e si comincia a pensare all’ipotesi di una sua cancellazione per recuperare un ritardo accumulato.

Invece, soltanto verso le 22.00 Amadeus informa il pubblico a casa che il calciatore era rimasto bloccato sulla via per la riviera, dopo aver lasciato Milanello alle 14.53 a causa di un ingorgo causato da un incidente stradale.

Zlatan Ibrahimović tuttavia non è abituato agli impedimenti ed ecco che, al pari di un action man, con una storia che rimanda effettivamente ai film d’azione, raggiunge l’Ariston con un video che testimonia la sua incredibile impresa e che ha fatto si che al campione venisse perdonato tutto..

Dalle prime ricostruzioni (rese da un video girato da lui stesso) sembrerebbe che il calciatore dopo tre ore fermo in autostrada, sia sceso dall’autobus e abbia fermato un motociclista (che per fortuna era milanista) facendosi accompagnare a Sanremo, percorrendo quindi 60 km in moto con un ragazzo che solo alla fine gli ha confidato che era la prima volta per lui in autostrada.

Insomma, uno Zlatan in grado di creare uno show anche quando non è sul palcoscenico o sul campo.

L’amicizia di Zlatan e Sinisa Mihajlović che fa sorridere e commuovere

Sanremo, nell’anno della pandemia, è stato molto più del festival della canzone italiana: ha fatto sorridere, ha portato sul palcoscenico la drammaticità di uno spettacolo messo in ginocchio e dato spazio a sentimenti veri e sinceri.

Uno tra questi è stato l’incontro di due amici veri, che si sono conosciuti in campo e si sono amati dopo una testata provocatrice, Zlatan e il guerriero Sinisa Mihajlović.

Due campioni dentro e fuori il campo, Sinisa racconta della sua partita più importante giocata contro la malattia e di come l’amico si sia sentito impotente e disarmato davanti al coraggio di quell’amico che altro non gli avrebbe chiesto che dei gols per la sua squadra!

Passare poi dalla testimonianza coraggiosa di Sinisa alla comicità quasi bigotta è poi un attimo con l’entrata in scena di Fiorello che subito si inventa il gruppo degli Abbadeus che sulle note di Io Vagabondo propone un quartetto non proprio da Sanremo ma sicuramente divertente.

Zlatan, lo showman dietro il calciatore e l’uomo dietro lo showman

Poco si racconta sul lato umano di Zlatan Ibrahimović e in pochi conoscono il fardello che si porta dentro per non aver incontrato Hajrudin Kamenjas, 8 anni, morto di leucemia, che volò fino a Parigi per incontrare il suo idolo senza riuscire a vederlo.

Zlatan infatti, non era a conoscenza, così come il Psg allora, di nessun tipo di accordo fatto con Rekic, l'attivista umanitaria che aveva organizzato il viaggio a Parigi, accusata poi di volersi fare propaganda.

Da allora il giocatore milanista non manca occasione di rendere felice i suoi tifosi meno fortunati e ieri sera, sul palco dell’Ariston incontra Donato Grande, il 'bomber' di Powerchair Football e con lui palleggia realizzando uno dei grandi sogni del ragazzo.

Ad Amadeus si deve pertanto anche il merito di sensibilizzare il pubblico contro le barriere architettoniche che rendono la vita difficile a persone con disabilità motorie.

Un Sanremo quello dell’era Covid che ha voluto offrire una visione più umana e sensibile ad un pubblico costretto a casa che spera di poter riempire nuovamente i teatri italiani.