Poco più di un mese fa il Cremlino definiva l'invasione come "operazione speciale in Ucraina": la propaganda impediva e impedisce di usare il termine corretto, "guerra". Le immagini che invece da due giorni vengono trasmesse on line e in televisione da Bucha, cittadina vicino alla capitale Kiev, fanno aprire gli occhi a chi ancora non ha ben realizzato a che punto questa guerra sia arrivata.

Le terribili immagini da Bucha

La piccola cittadina di Bucha, a soli 37 km a nord di Kiev, è stata una delle vittime delle truppe russe che si sono scagliate contro i civili del posto lasciando lungo la strada 300 vittime (quelle al momento stimate).

La città, occupata e controllata dalle forze russe fino a venerdì 1° aprile, dopo 5 settimane di assedio ha ritrova la sua libertà quando è stata riconquistata dalle forze ucraine, ma lo scenario a cui superstiti e i giornalisti internazionali si trovano è terribile.

Gli abitanti di Bucha fanno i conti con la tragedia che gli si palesa davanti. I giornalisti che sono riusciti a entrare in città raccontano di corpi nei giardini delle case, nei pozzi e nelle vie: tanti i cadaveri per strada e molti altri sono stati rinvenuti nel giardino di una chiesa ortodossa, dove si è scoperta una fossa comune. Molte di queste vittime hanno le mani legate dietro alla schiena: prove sempre più concrete del fatto che i civili siano stati uccisi di proposito, senza motivo e in maniera indiscriminata.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: 'Sono sconvolta da questi orrori'

Le forze russe hanno ucciso su suolo civile, non su un campo di guerra, fatto che, se confermato, potrebbe portare la Russia a dover affrontare l'accusa di crimine di guerra.

Dal New York Times all’Economist, tante le testimonianze raccolte dai giornalisti che confermerebbero delle vere e proprie esecuzioni sommarie.

Il timore è che scene simili si rivedranno presto in altre cittadine riconquistate negli ultimi giorni dall’esercito ucraino.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dopo aver visto le scioccanti dalle immagini delle atrocità commesse dall'esercito russo nella regione di Kiev ora liberata, ha scritto su Twitter di essere «sconvolta dalle notizie di indicibili orrori nelle aree da cui si sono ritirati i russi.

Un'inchiesta indipendente è necessaria e urgente. Gli esecutori di crimini di guerra ne saranno ritenuti responsabili»

Si prevedono inoltre nuove sanzioni contro la Russia, mentre il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba spinge sull’embargo su petrolio, gas e carbone; di chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe e di scollegare tutte le banche russe da Swift.