In The Batman, nuova pellicola targata DC Comics e rilasciata in tutte le sale italiane a partire dal 3 marzo 2022, viene esplorato, sviscerato e analizzato a fondo e molto minuziosamente uno dei sentimenti più primordiali e controversi che l'essere umano possa provare: la vendetta.
Il celebre uomo pipistrello giustiziere, apparso per la prima volta sulle pagine del numero 27 della testata Detective Comics nel maggio 1939, rivive sotto una nuova luce in questa nuova rivisitazione del mito. Stavolta, più che mai fedele al materiale d'origine.
La pellicola è diretta e co-sceneggiata da Matt Reeves e prodotta da Warner Media e DC Films.
Essa prende vari spunti dalla carta stampata come ad esempio da Il Lungo Halloween, scritto da Jeph Loeb e Richard Starkings e disegnato da Tim Sale, Batman: Anno Uno (scritto da Frank Miller e disegnato da David Mazzucchelli) e dalla raccolta Batman: The Golden Age - Volume 1 (comprendente, tra le altre cose, i numeri di Detective Comics dal 27 al 45).
Breve storia di Batman al cinema
Molto prima di The Batman, di trasposizioni in vari altri media diversi da quello fumettistico del Crociato Incappucciato creato da Bob Kane e Bill Finger, ce ne sono state davvero a bizzeffe. Lasciando stare i serial cinematografici del 1943 con Lewis Wilson e quelli con Robert Lowery del 1949, partendo dal cartoonesco film del 1966 con Adam West e Burt Ward che interpretavano rispettivamente il pipistrello di Gotham ed il suo aiutante Robin, la sua spalla su cui ha sempre potuto contare quasi come un fratello in più di ottant'anni di storia.
Passando poi per i sempreverdi Batman del 1989 e Batman - Il Ritorno diretti dal genio gotico di Tim Burton (che ha praticamente impresso e marchiato a fuoco in queste due pellicole la sua impronta autoriale ricavandone un esperimento riuscitissimo ed ancora oggi molto amato dai più grandi fan di lunga data del personaggio) con un Michael Keaton in splendida forma ed un monumentale Jack Nicholson nel ruolo di un quasi machiavellico Joker.
Impossibile non menzionare inoltre anche i dimenticabilissimi (purtroppo) Batman Forever del 1995 e Batman & Robin del 1997, entrambi i film diretti da Joel Schumacher e pensati per essere in continuity diretta con quelli di Burton e nei quali il Cavaliere Oscuro era interpretato rispettivamente da Val Kilmer e da George Clooney.
Entrambe le pellicole, queste, ancora più cartoonesche e kitch di quella con Adam West e che sprizzavano letteralmente stile anni '90 da tutti i pori, ma che riuscivano anche a scadere in un umorismo il più delle volte abbastanza becero e bambinesco, che i millennials cresciuti in quel periodo ricorderanno sicuramente con grande affetto, ma che sono purtroppo invecchiati malissimo a riguardarli al giorno d'oggi (compresa la gag della Bat-Carta di Credito del secondo film di Schumacher).
Dopo una breve pausa dalle scene cinematografiche, successivamente, il personaggio riacquista nuova linfa vitale attraverso la nuova rivisitazione per mano di un grande cineasta inglese Christopher Nolan, che dà vita ad una trilogia letteralmente mastodontica iniziata nel 2005 con Batman Begins, proseguita poi con il mai abbastanza lodato Il Cavaliere Oscuro del 2008 (con un compianto ed indimenticabile Heath Ledger nel ruolo del Joker) e terminata infine con Il Cavaliere Oscuro - il Ritorno nel 2012.
Tutte e tre le pellicole vantano uno stile di regia e di messa in scena molto realistico, a differenza dei film precedenti si rifanno molto più al genere poliziesco ed hanno il poliedrico Chistian Bale come protagonista nel ruolo del Pipistrello più famoso del mondo ed un grandissimo Michael Caine nel ruolo del paterno maggiordomo Alfred.
Batman nel DC Extended Universe
In seguito, poi, agli studios Warner si pensò di voler creare un universo cinematografico espanso basato su quello seriale fumettistico in cui tutti i film sarebbero stati collegati in qualche modo tra loro, sulla falsariga di ciò che avevano fatto fino ad allora i Marvel Studios con la mastodontica, lunga e prolifica saga del Marvel Cinematic Universe.
A tenere le redini del tutto, il regista Zack Snyder, che già aveva lavorato in ambito cinecomic con film come 300 e Watchmen, tratto dal grandissimo capolavoro di Alan Moore disegnato da Dave Gibbons.
Ecco così arrivare nelle sale nel 2013 L'Uomo d'acciaio, film sulla genesi di Superman diretto proprio da Snyder e prodotto dalla Syncopy di Christopher Nolan e di sua moglie Emma Thomas, che racconta le origini ed i primi anni di vita di Kal-El / Clark Kent sulla Terra, interpretato nel film da Henry Cavill. Del suo riuscire ad adattarsi al suo nuovo mondo di adozione e a come riesce ad affrontare tutte le sfide che gli vengono poste davanti, una tra tutte la minaccia del cattivissimo generale kriptoniano Zod, deciso nel distruggere la Terra.
In seguito, è la volta nel 2016 di Batman V Superman: Dawn of Justice, nel quale Superman è sempre interpretato da Cavill e Batman stavolta da un super palestrato Ben Affleck. Abbiamo inoltre anche la bellissima israeliana Gal Gadot nel ruolo di Wonder Woman. Diversamente dal primo film del francise (denominato DC Extended Universe), questa pellicola ripercorre (a grandi linee) l'arco narrativo La Morte di Superman, pubblicato a partire dal 1992 e concepito, tra gli altri, dagli scrittori Dan Jurgens e Roger Stern.
Con un grande successo di pubblico ma praticamente distrutto dalla maggioranza della critica americana e mondiale, il film si è rivelato un prodotto dagli incassi abbastanza soddisfacenti dal momento della sua uscita in sala, ma al contrario molto scadente dal punto di vista tecnico, recitativo e di sceneggiatura.
Nel 2017 approda invece nelle sale Justice League, adattamento cinematografico, con lo stesso cast, dell'omonimo gruppo di supereroi fumettistici creato da Gardner Fox. Purtroppo a questo film tocca una sorte non molto differente da quella del film precedente (se non addirittura anche peggiore), vuoi anche per via dello sviluppo molto travagliato che ha avuto tale pellicola, che fu quindi completata da Joss Whedon, a causa del prematuro abbandono del regista Zack Snyder per via del gravissimo lutto che colpì quest'ultimo per il suicidio della figlia Autumn.
Lo scarso successo di pubblico (ma soprattutto di critica) di Justice League portò gli studios a richiamare in seguito Snyder per lavorare a una sorta di "director's cut" del suddetto film, con un minutaggio molto maggiore e comprendente gran parte delle scene tagliate dalla versione cinematografica, arrivando quindi persino a riscrivere buona parte della sceneggiatura aggiungendo un villain cosmico, Darkseid, dapprima tagliato via completamente dalla versione uscita nelle sale.
Tirando le somme, quindi, si può tranquillamente affermare che la linea editoriale del DC Extended Universe non ha riscosso il successo vero che la major di produzione si aspettava, finendo per divenire soltanto un'accozzaglia di film fini a sé stessi molto diversi tra loro, con enormi buchi di trama colmati solo da scene rimosse dalle rispettive versioni cinematografiche e senza il giusto mordente e carattere necessari per acchiappare e appassionare il pubblico pagante.
Gli spin-off relativi a Batman
Tutto ciò ha quindi portato la Warner a ripensare completamente la sua strategia editoriale, con la produzione di film quindi completamente slegati tra loro ma con un piglio molto più autoriale e che potessero avere un maggiore spessore a livello tecnico.
Nel 2019 esce quindi nelle sale Joker, spin-off diretto da Todd Phillips con Joaquin Phoenix nel ruolo del celebre clown psicopatico nemesi di Batman.
Al contrario dei film precedenti, tale pellicola riuscì persino a vincere prestigiosissimi riconoscimenti come il Premio Leone D'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, l'Oscar come Miglior Attore Protagonista per Joaquin Phoenix e l'Oscar per la Miglior Colonna Sonora ad opera di Hildur Guðnadóttir.
Batman nei videogiochi
Il personaggio di ha ispirato anche una serie videoludica action con elementi gdr amata ed ormai divenuta famosa in tutto il mondo sviluppata da Rocksteady Studios.
Saga partita nel 2009 con Batman Arkham Asylum, proseguita poi con Arkham City nel 2011 (sceneggiato da scrittori di tutto rispetto come il fumettista Paul Dini, Paul Crocker e Sefton Hill) per poi continuare col prequel Arkham Origins del 2013 (quest'ultimo sviluppato però stavolta dai canadesi di Warner Bros.
Games Montréal) per poi terminare nel 2015 con Batman Arkham Knight (sviluppato stavolta di nuovo da Rocksteady), considerato dai più a tutt'oggi il migliore della saga ed uno dei migliori videogames basati sul personaggio.
Lo sviluppo produttivo di The Batman
Ed ecco che arriviamo ai giorni nostri con The Batman. Film che, in un primo momento, avrebbe dovuto far parte in tutto e per tutto del DC Extended Universe, dato che sarebbe dovuto essere sia diretto che interpretato da Ben Affleck (che vinse in tempi non sospetti anche un premio Oscar per il suo Argo), ed avrebbe dovuto avere come villain principale il Deathstroke di Joe Manganiello visto nell'ultima scena di Justice League.Con l'abbandono definitivo di Affleck, però, il progetto subisce un profondo cambiamento e ridimensionamento a partire dalle sue fondamenta.
Il regista Matt Reeves, che si è già fatto conoscere dal grande pubblico con l'immenso lavoro fatto con gli ultimi due capitoli del reboot de Il Pianeta delle Scimmie, Apes Revolution e The War, porta sullo schermo un Batman tormentato, violento, sporco, che è un tutt'uno con la sua città, Gotham.
Una città lercia, dove praticamente ogni centimetro è marcio, in cui quasi tutti i membri delle istituzioni sono affaristi corrotti fino al midollo. Nel ruolo di Bruce Wayne alias Batman, stavolta abbiamo Robert Pattinson, la cui fama è esplosa con il ruolo del vampiro Edward Cullen all'interno della saga di Twilight, ma che si è sempre dimostrato essere un attore di pregevole fattura con altre sue performance di tutto rispetto come in Cosmopolis di un grande maestro come David Cronenberg, nonché in uno dei suoi ultimi lavori, il cervellotico Tenet di Christopher Nolan.
Nel ruolo di Alfred invece, abbiamo l'ex Gollum de Il Signore degli Anelli Andy Serkis, qui più maestro d'armi che padre amorevole come in altri film sul personaggio. Zoë Kravitz invece ha il ruolo di Selina Kyle/Catwoman, un personaggio qui rappresentato molto più giovane rispetto ad altre iterazioni come quelle di Burton o di Nolan in ordine di tempo, ma non per questo meno carismatico e pericoloso.
Vi è poi l'attore e regista statunitense Paul Dano nel ruolo di Edward Nashton alias The Riddler, l'Enigmista, vero villain principale del film, che qui acquisisce finalmente il giusto spessore per un personaggio ridotto per troppo tempo a mera figura macchiettistica. In The Batman viene infatti rappresentato come un terrorista estremista senza scrupoli disposto a tutto pur di raggiungere il suo fine e la sua visione di "giustizia".
Piccola curiosità: molti potrebbero pensare che la saga cinematografica horror di Saw, creata da James Wan e Leigh Whannel, abbia ispirato poi in seguito il personaggio dell'Enigmista antagonista di Batman, ma in realtà è proprio l'esatto contrario. Il personaggio di The Riddler qui interpretato da Dano, infatti, apparve per la prima volta nel numero 140 sempre dalla testata Detective Comics, nel 1948. Tant'è vero che in Italia il titolo del film è tradotto proprio con Saw - L'Enigmista. Anche per questo motivo, certe atmosfere del film richiamano proprio quelle del franchise creato da Wan e Whannel partito nel 2004. Nonché a tratti anche film come Seven di David Fincher.
All'interno del film, ambientato durante e poco dopo la festività di Halloween, non si fa mai riferimento ad un anno preciso. Non si fa quindi riferimento ad un preciso periodo storico, ma nel film vengono palesemente richiamate atmosfere da thriller noir anni '40, sebbene ci siano molteplici elementi relativi alla contemporaneità (come smartphone e social).
Ci si riferisce geneticamente al fatto che l'uomo pipistrello sia attualmente in attività a Gotham da due anni. Si tratta quindi di un Batman praticamente ancora un po' inesperto ed alle prime armi, con pochi gadget ma molto vicino al Cavaliere Oscuro amato da tutti. Reeves infatti è rimasto molto fedele al personaggio, pur senza disdegnare la sua impronta ed il suo tocco da grande autore qual è.
La regia di The Batman
La regia in The Batman si può dire che rasenti quasi la perfezione, con scene d'azione girate divinamente (è presente una sequenza di inseguimento automobilistico letteralmente da togliere il fiato), in cui è perfettamente rappresentato il tormento e la brutalità dell'Uomo Pipistrello, a causa del grosso trauma vissuto da Bruce in tenera età con l'assassinio dei suoi genitori avvenuto proprio davanti ai suoi occhi per mano di un ladruncolo di mezza tacca.
Anche le scene di combattimento sono perfettamente comprensibili e godibili in ogni istante, con un Batman appunto estremamente brutale e rozzo nel picchiare e nel trattare le sue prede. Stupisce infatti che nelle sequenze di combattimento non ci sia tanto sangue quanto se ne aspetterebbe se una situazione del genere fosse reale.
Le inquadrature di Reeves in The Batman riescono infatti a far immergere completamente lo spettatore in una Gotham riconducibile ad una qualsiasi città americana in cui però, il marcio, la corruzione e il putridume sono praticamente dappertutto. Un'atmosfera ben lontana da quella gotica di Burton o quella molto più luminosa, positiva e ottimistica di Nolan. Una città in cui nessuno si salva, in cui davvero il "marcio" è anche nelle persone all'apparenza più sincere, limpide e dall'apparente morale inattaccabile.
Si tratta di un film che esplora un aspetto mai visto prima in un film del genere, mai esplorato soprattutto in un film su Batman. Si riesce così a comprendere davvero cosa porta a quella vendetta che tanto ossessiona l'eroe mascherato, e a cosa essa può indurre. Per poi riuscire, da parte del pipistrello (ma anche di chi si immedesima in lui) a diventare qualcos'altro, qualcosa di più.