Una leva per dare vita a processi di rigenerazione urbana che passino attraverso l'animazione, la contaminazione e la valorizzazione delle risorse del territorio. E' il percorso che vuole fare il primo coworking/laboratorio pubblico cittadino che si è inaugurato oggi 26 settembre a Palermo.
Una realtà che prende sede al mercato ittico del capoluogo siciliano, sul lungomare della città.Un luogo che, tra le altre cose, custodisce un reperto archeologico di grandissimo valore, la Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta.
"Un insieme di fattori - ha detto l'assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano - che porterà a mettere insieme le competenze e le progettualità di quanti hanno deciso di restare nella propria terra, desiderando trovare le risorse locali che possano fare da molla, da stimolo alla creazione di nuove attività imprenditoriali e circuiti virtuosi per lo sviluppo del territorio".
Quello in cui si imbarcherà questa nuova realtà, presentata alla presenza del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e degli ideatori delle otto proposte che hanno partecipato al bando lanciato la scorsa primavera dall'amministrazione comunale, è un'attività di marketing territoriale del Mercato ittico e dei luoghi confinanti, ma anche e soprattutto del sito di cui parlava la Marano, tutelato dalla Sovrintendenza regionale in quantoluogo di grande pregio archeologico.
Saranno, poi, promossi i temi legati al valore nutrizionale del pesce nella dieta mediterranea.Un'occasione per dare vita a progetti che possano spaziare dagli itinerari del gusto all'applicazione e agli sviluppi della tecnica di acquaponica, dalla valorizzazione all'animazione in chiave innovativa del territorio.
Ilcoworking verrà, poi, utilizzato daicoworkers per attività creative al servizio della città murata e del suo rapporto con il mare.Ce ne sarà, poi, un altro che sorgerà al Mercato Ortofrutticolo, zona che ha una vocazione maggiormente commerciale dal momento che, vicino a esso, sorge la Fiera del Mediterraneo, punto focale di tanti scambi imprenditoriali.
"La visione che abbiamo e che vogliamo sviluppare ancora di più - ha aggiunto il primo cittadino - è in linea con la visione della città espressa dal Piano Regolatore Generale, che il Consiglio Comunale si appresta ad approvare e che prevede una città che guarda alla rigenerazione e al fare nuove le cose, non a fare cose nuove. Un modo di vederetuttoin maniera assolutamentepositiva e propositiva".