Nessuna sorpresa a Palermo, alla chiusura dei termini per la presentazione dei vari incartamenti necessari, a norma di legge, per la presentazione delle candidature al Consiglio comunale e alle circoscrizioni, che saranno rinnovati con le elezioni amministrative dell'11 giugno prossimo (con eventuale ballottaggio il 25). Al netto di eventuali problematiche o inadempienze che i tecnici degli uffici dovessero rilevare (le verifiche sono attualmente in corso), saranno dunque 7 i candidati a contendersi lo scranno di primo cittadino e ben 19 le liste a loro sostegno.

Comunali: Ferrandelli, Orlando e la regola del 7

A fare la parte dei leoni in queste Comunali, nel maggior numero di formazioni schierate, sono gli eterni duellanti Fabrizio Ferrandelli e Leoluca Orlando, che schierano 7 liste ciascuno.Per il sindaco uscente, a caccia dell'ennesima riconferma, ci sono 'Alleanza per Palermo', 'Palermo 2022', 'Movimento 139', 'Mosaico Palermo', 'Uniti per Palermo', 'Sinistra Comune' e i 'Democratici e Popolari', ovvero la civica che mette insieme Pd e Alleanza Popolare, impossibilitate a presentarsi coi propri simboli di partito su diktat dello stesso Orlando. La stessa imposizione aveva provato a farla passare anche Ferrandelli, che ha poi accettato che le forze partitiche che hanno deciso di appoggiarlo utilizzassero i propri brand: ecco, dunque, schierarsi al suo fianco Forza Italia, Udc e Cantiere Popolare, cui si affiancano le civiche 'I Coraggiosi', 'Palermo con Fabrizio', 'Palermo Prima di Tutto' e 'Al Centro'.

Gli altri candidati alle Comunali. Ora sarà battaglia vera

Una lista ciascuno alle Comunali, invece, per Ugo Forello, Ismaele La Vardera, Ciro Lomonte, Francesco Messina e Nadia Spallitta, candidati rispettivamente pe: Movimento 5 Stelle, 'Centrodestra per Palermo' (Fratelli d'Italia-An e 'Noi con Salvini'), 'Siciliani Liberi', 'Centro Riformista' e 'Palermo Città Futura'.

Solitamente, la presentazione definitiva delle liste segna l'avvio della parte più calda e spigolosa della campagna elettorale, la fase nella quale i diversi contendenti sparano i loro "fuochi d'artificio", sia in senso propositivo, sia per cercare di "azzoppare" gli avversari. E dato che i toni si sono fatti piuttosto aspri e accesi già nella fase "preliminare", si prospettano settimane al fulmicotone per i palermitani.

L'attenzione è ovviamente alta soprattutto nella scontro tra Orlando e Ferrandelli, ma il M5S in Sicilia ha trovato subito terreno fertile, e i grillini sognano il colpaccio, nonostante le polemiche che hanno investito il loro candidato e, prima ancora, alcuni dei loro parlamentari locali.