Massa – Ultimo ConsiglioComunale infuocato a Massa; ieri sera, mercoledì 7 agosto, si è svolta unaseduta straordinaria del Consiglio con all'ordine del giorno la nomina delle Commissioni Consiliari permanenti e ilriconoscimento dei debiti fuori bilancio. L'amministrazione Volpi ancora una volta si è dimostrata indifficoltà nella gestione di questioni di non elevata criticità, che avrebberodovuto essere sbrigate già da tempo e con meno impiego di risorse.
Ci sono voluti infatti oltre due mesi per stabilire lasuddivisione dei membri delle CommissioniConsiliari, che dovrebbero lavorare in appoggio agli assessorati e alConsiglio.
Due mesi di trattative politiche, accordi e compromessi fino al votodi ieri sera, dove si è formalizzato il tutto. Non sono mancate ovviamente lepolemiche e il dibattito soprattutto sul numerodelle Commissioni. Secondo il regolamento comunale, infatti, avrebberodovuto essere cinque, come il numero degli assessorati, ma evidentemente si èritenuto opportuno apportare un ritocchino ad hoc e portarle a sette, con unonere maggiore per le casse del Comune che devono pagare i gettoni dipresenza.
Ma non finisce qui perché anche i membri di ogni Commissionesono aumentati passando dagli otto della vecchia amministrazione ai nove dellanuova, con questa composizione: sei membridella maggioranza (uno in più rispetto a prima) e tre membri dell'opposizione.
Questa modifica è stata contestata daigruppi d'opposizione, che vedono diminuire il proprio potere d'influenza politica, ma lamaggioranza non ha voluto sentir ragioni e ha preferito mantenere lo statusquo. Voce fuori dal coro quella del consigliere PD Giacomo Bugliani, che ha preferito astenersi durante la votazionein segno di apertura verso una richiesta delle opposizioni consideratalegittima.
Altro argomento scottante della seduta il riconoscimento deldebito fuori bilancio. Una grana dinon poco conto che rischia di costare parecchio ai cittadini massesi. Il Consiglio infatti si è visto costretto a votare a favore del pagamento di 90mila euro a fronte diuna sentenza del Consiglio di Stato. Il motivo? In pratica, anni fa, il Comune di Massa si era impegnato arealizzare un parcheggio interrato e aveva già assegnato i lavori ad alcuneditte di costruzione, se non che il cambio d'amministrazione (da Neri a Pucci)aveva fatto saltare tutto con conseguente ricorso delle aziende a Tar e Consiglio diStato.
L'esito della causa fa pendere sul Comune una richiesta di indennizzopari a 216mila euro. Al momento il debito da rimborsare è fissato a "soli" 90milaeuro, ma il timore è che le ditte in causa richiedano la nomina di uncommissario ad acta prefettizio allo scopo di recuperare l'intera somma. Anche suquesto Giacomo Bugliani ha chiestodelucidazioni, senza però ricevere risposta. Difficile dire come si concluderà questa vicenda, ma di sicuro c'è che la politica di tagli all'amministrazione tantodecantata dal sindaco Volpi, si starivelando un bluff elettorale, una delle tante promesse utili solo per farevoti.