Enrico Letta l'ha annunciato al termine del Consiglio dei ministri con orgoglio dichiarando che "deve dare un chiarissimo segnale di contrasto e di lotta senza quartiere al triste fenomeno del femminicidio."
Quali sono in pratica i provvedimenti di questo decreto:
- Aumento di un terzo della pena se alla violenza assiste un minore.
- Arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking.
- Potere alle forze di polizia di mandare fuori casa il coniuge violento quando c'è rischio di integrità della donna.
- Permesso di soggiorno per motivi umanitari a stranieri che subiscono violenze
- Querela irrevocabile in caso di denuncia presentata.
- Corsia preferenziale ai processi per femminicidio.
- Patrocinio gratuito per le vittime, indipendentemente dal reddito
In sostanza si cerca di proteggere la vittima in ogni modo anche non permettendo a chi maltratta di costringere la vittima a ritirare la denuncia; uno degli articoli infatti parla di "querela irrevocabile".
Si spera che questo decreto ponga fine alla triste situazione che a livello mondiale secondo i dati dell' Oms causa la morte di una donna ogni 2 giorni e mezzo. Nei primi 6 mesi di quest'anno sono state registrate 65 vittime della violenza sulle donne.
Sempre secondo l'Oms in Italia ben 6.743.000 donne sono vittime di abusi sessuali o violenze. Triste anche la statistica che parla di violenza domestica come seconda causa di morte per le donne incinte. E di tutte queste violenze la maggioranza rimane nascosta vista la paura delle vittime di ulteriori violenze e ritorsioni.
In Italia non sono stati pochi i casi in cui le donne hanno subito violenze che hanno portato alla loro morte e le notizie di cronaca continuano a parlare di questa triste situazione di chi ha lasciato mariti o compagni violenti.
Si spera che questo decreto possa in qualche modo arginare il problema o quantomeno possa essere un valido aiuto in favore di chi troppo spesso si trova ad affrontare da solo il problema.
Da notare l'introduzione della possibilità di fare segnalazione in completo anonimato e la maggiorazione di pena se la violenza è commessa nei confronti di una donna incinta o da parte del coniuge o compagno della vittima.
Ora bisognerà vedere quanto di quello scritto sulla carta si riuscirà a trasformare in aiuto concreto e non finirà nel dimenticatoio portando come ogni anno alla ribalta tristi notizie di violenze e femminicidio.