All’indomani delle dimissioni di Cuperlo è caos nel Pd; via web prima e dagli studi di Porta a Porta poi (dove è stato ospite in occasione della puntata andata in onda ieri sera), il Segretario del Pd Matteo Renzi ha attaccato i propri detrattori blindando l’iter parlamentare che adesso dovrà affrontare l’Italicum, il sistema elettorale proporzionale (con premio di maggioranza) che se approvato dovrebbe costituire il preludio alla tanto attesa legge elettorale.
Le dimissioni di Cuperlo sono arrivate dopo il feroce scontro che ha interessato lo stesso Gianni Cuperlo e Matteo Renzi, che ha presentato alla direzione del Pd la propria proposta di legge elettorale, un sistema figlio del faccia a faccia e conseguente accordo concluso nella giornata di sabato con Silvio Berlusconi.
L’Italicum ha vinto affermandosi con 111 voti a favore e 34 astenuti; da lì in poi è stata un’escalation fino alle dimissioni di Cuperlo.
Dimissioni Cuperlo e legge elettorale: vince l’Italicum e Cuperlo rassegna in serata le dimissioni
Il nodo della discordia, quello che ha fatto in fin dei conti dimettere Gianni Cuperlo dalla presidenza del Pd, è stato l’atteggiamento di Matteo Renzi dopo la votazione sulla legge elettorale: il prendere o lasciare senza possibilità di proporre modifiche ha scatenato la reazione di Cuperlo, che sconcertato dall’idea di partito del leader Renzi ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni.Alcune ore dopo, botta e risposta tra Renzi e Cuperlo che con due lettere aperte hanno criticato l'uno l'atteggiamento dell'altro; dimissioni di Cuperlo comunque confermate e irrevocabili.
Dimissioni Cuperlo e legge elettorale: sull’Italicum il nodo delle liste bloccate
A far discutere in seno alla direzione del Pd e non solo è la previsione delle liste bloccate su cui si basa l’Italicum, la legge elettorale proposta da Renzi che ha ottenuto il lascia passare ieri pomeriggio dopo un’intensa discussione; gli esponenti del M5S e una minoranza del NCD vorrebbero le preferenze e non le liste bloccate, ma Renzi ha sottolineato come non sia stato possibile introdurre un meccanismo simile nella proposta di legge elettorale per via del no di Berlusconi.Dimissioni Cuperlo e legge elettorale: Italicum all’esame della Commissione Affari costituzionali alla Camera
Vinta la battaglia all’interno della direzione del Pd ed incassate le dimissioni di Cuperlo dalla presidenza, oggi pomeriggio la legge elettorale, alias Italicum, dovrà passare dal vaglio della Commissione Affari costituzionali alla Camera, dopo di che ci saranno due giorni di tempo per proporre degli emendamenti.A sorprendere è il peso che sulla scena politica italiana dimostra ancora di avere un personaggio come Silvio Berlusconi; la decadenza da Senatore sembrava averne segnato la fine della carriera politica con annesso depotenziamento del proprio ruolo e della propria leadership. E invece i più accaniti sostenitori di Forza Italia hanno fatto fronte comune stringendosi ancora di più attorno alla propria guida, e gli esponenti del partito hanno sottolineato come Berlusconi avrebbe continuato a guidare Forza Italia dall’esterno. Ieri la nuova conferma, con una riforma così delicata come quella della legge elettorale a passare nuovamente dal suo parere ed un suo veto, quello sulle preferenze, ad aver scatenato l’ira di Cuperlo ed innescato gli avvenimenti che avrebbero poi portato alle sue dimissioni dalla presidenza del Pd.
Il 2014 è insomma iniziato col botto per il sistema politico italiano: di positivo il fatto che finalmente il nodo ‘legge elettorale’ sia stato affrontato con vigore, così come appare confrontante il lavoro che si sta compiendo sul fronte giustizia, con le dichiarazioni rilasciate ieri dal Ministro Cancellieri.