Giornata di voto on line per il Movimento 5 Stelle che torna a rivolgersi ai propri iscritti in ambito di legge elettorale: dopo aver scelto il Proporzionale, i pentastellati sono chiamati a decidere sui collegi. Uninominale, Unico Nazionale o Intermedio? I votanti avranno tempo fino alle 19 di oggi per esprimere la propria preferenza tramite il portale del movimento. Ma, ad accendere la discussione politica, sono state in queste ore le parole del parlamentare Giorgio Sorial il quale ha preso la parola nel corso di una conferenza stampa indetta a Montecitorio: un incontro indetto per spiegare le motivazioni che li hanno portati ad inviare al Capo dello Stato alcune lettere di denuncia per presunte violazioni della legge e dei regolamenti sull'approvazione dei decreti (nello specifico Imu-Bankitalia).

Il deputato, affiancato dalla piemontese Laura Castelli, da Elisa Bulgarelli e da Maurizio Santangelo, ha puntato il dito su Giorgio Napolitano: "Il Presidente dovrebbe garantire il rispetto per le opposizioni, la legittimità delle norme che vengono licenziate dal Parlamento e la costituzionalità di queste norme. Ci sono una serie di decreti e la legge di stabilità che non rispettano questi principi. Napolitano non è stato garante delle opposizioni, anzi l'unica vera opposizione degli ultimi 20 anni, noi, l'ha colto si sorpresa ed ha fatto sì che egli si esprimesse più di una volta contro di no, contro il Movimento 5 Stelle, cosa che non si era mai vista in una Repubblica".

Il deputato bresciano ha poi piazzato l'affondo: "I grandi partiti della Maggioranza stanno paventando la tagliola, il cucire le bocche ai deputati dell'opposizione.

Noi diciamo solo una cosa: che 7.5 miliardi di euro non possono essere 'regalati' alle banche private ed alle assicurazioni. E' ingiusto e le priorità ora sono altre. E' in atto una violenza ai danni delle opposizioni, avallata dal 'boia' Napolitano per cucirci le bocche e tagliarci la testa". Sorial ha inoltre confermato che non ci sarà "alcun passo indietro verso la richiesta di impeachment" verso Napolitano.

Immediata la reazione dei partiti di maggioranza, a partire dal Pd che tramite Pina Picierno si aspetta "scuse immediate da Grillo e dal suo parlamentare". Più duro il capogruppo alla Camera Roberto Speranza, già in passato aspramente critico e polemico verso i "grillini" e che ha definito come "spregevoli e volgari gli attacchi al Capo dello Stato".

Per Scelta Civica, Benedetto Delle Vedova: "Il Presidente non ha neanche bisogno di essere difeso da accuse così squallide". Infine, per il Nuovo Centrodestra, Giuseppe Esposito, il quale ha invocato a gran voce "un procedimento per vilipendio al Capo dello Stato".