Le finestre della ribellione contro l'Europa si sono aperte: anzi, a dirla tutta, dopo il clamoroso successo di Marine Le Pen nelle elezioni comunali francesi, si sta facendo proprio una bella corrente...



Il grido parte dalla leader del Front National, ma molto presto le alleanze con la 'donna di ferro' si faranno vedere. Per il momento, l'Italia prende le distanze dal risultato clamoroso delle elezioni d'oltralpe: il presidente Napolitano parla di  "unità europea che non va screditata né attaccata" mentre il premier Matteo Renzi tende a minimizzare il vento di ribellione considerandolo "un voto locale" che "ha chiaramente un significato di protesta".



L'unico partito, qui nel nostro Paese, che potrebbe schiacciare l'occhiolino alla signora Le Pen potrebbe essere il Movimento Cinque Stelle: Marina ha chiamato in causa Beppe Grillo tra gli euroscettici più convinti, anche se l'alleanza appare difficile, almeno per il momento, viste le poche simpatie personali tra i due esponenti politici.



Sta di fatto, comunque, che il voto francese rappresenta l'eco della protesta delle ultime elezioni tenute nel nostro Paese quando si minimizzò la clamorosa vittoria del M5S: ecco, dunque, le similitudini tra le due correnti, il denominatore comune che sta prendendo pericolosamente piede tra il popolo europeo che è sempre più stufo dell'euro e della politica europea.



In Inghilterra cresce il partito antieuro di Nigel Farage, seguito dall'olandese Pvv (partito per la libertà) di Geert Wilders: e in Germania? Persino lì, in quello che dovrebbe essere il 'paradiso' creato da Angela Merkel, stanno lievitando i consensi agli euroscettici di AfD guidati dall’economista Bernd Lucke.