I sondaggi elettorali e le analisi sistematiche delle statistiche, possono a volte chiarire il quadro politico di un Paese oppure, appannare gli occhi e rendere tutto avvolto in una coltre di nebbia che rende difficile ogni lettura. Gli ultimi sondaggi, inerenti le intenzioni di voto degli italiani, giocano sulle elezioni europee e ad oggi, sembra che sia il partito del neo premier a farla da padrone. Il PD infatti si attesta su un 31,7% in costante aumento, seguito dal partito dei grillini, che sembra emergere e raggiungere un buon 24,6%.
L'antitesi del PD, quel partito smembrato e colpito duramente al cuore, nelle vicende del Presidente Berlusconi, sembra perdere terreno e raccogliere le preferenze del 18,5% del Paese. Degli altri partiti, l'unico che sembrerebbe in grado di superare lo sbarramento del 4% è la Lega Nord, che pare assestarsi sul 5,5% nelle intenzioni di voto.
Tralasciando altri piccoli partiti e nuovi movimenti, sempre presenti in Italia da che la politica esiste, il quadro generale non è dei migliori. Sembra difficile, in ottica futura, pensare che alle prossime elezioni politiche, potremo rivedere due schieramente antitetici, la semplificazione un tempo richiesta ad alta voce dai cittadini, rimane una chimera.
Da un lato il PD, il primo partito d'Italia, seppure lacerato da correnti interne, malumori, invidie che tuttavia non hanno portato a scissioni, ma a un estremo attaccamento alla poltrona e al potere, tutti insieme appassionatamente anche se non ci si sopporta l'uno con l'altro.
Il secondo partito è un movimento, i 5 stelle, nato dalla protesta, entrato nelle alte sfere politiche, sembra aver perso la sua spinta iniziale. In un anno di piani alti, non si è capito se la protesta continui a prescindere da tutto o se sia possibile a volte, per il bene del Paese, lavorare insieme ad altri per legiferare qualche provvedimento giusto ed equo.
Ultimo, ma non ultimo, Forza Italia, menomanata, bastonata, accerchiata, quando il comandante della barca sembra affondare, si rivelano gli uomini fidati e coloro che nel tempo, hanno abusato della luce altrui per brillare, non avendo requisiti e peso politico per poter camminare da soli.
In un quadro dai mille colori, l'Italia sembra un mosaico impazzito, forse le europee ci restituiranno un pò di chiarezza, ma nel presente, l'italiano medio, sembra ancora non aver deciso da che parte poter stare e se fatta la scelta ci si dovrà pentire amaramente o rimanere speranzosi in attesa che qualcosa venga fatto.