Oggi 7 marzo 2014, durante il programma tv di Rai 3 Agorà, è stato divulgato l'esito dei Sondaggi politici che riguardano le intenzioni di voto elettorali ai partiti. Vediamo anche cosa succede nella loro proiezione sulle coalizioni presunte, e il confronto con i precedenti dati e alla fine una considerazione personale.

Sondaggi elettorali Ixè - Agorà del 7 marzo 2013

Piccolo aumento dei consensi per il PD che con il 30,5% avanza dello 0.2. Stesso mini trend per Forza Italia che con un +0.3 sale al 22,8%. Calo preoccupante del M5S che perde lo 0.8 e scende al 21,0%.

Passiamo ai partiti minori: quasi invariato il dato della Lega stimata al 3,7%, molto vicino il Nuovo Centrodestra che con il 3,6% perde lo 0.2, sono due forze politiche che continuano a sorpassarsi quasi ogni settimana, ma tenendo conto dei margini di errore ammessi dagli stessi sondaggisti, la cosa è irrilevante. Stabile SeL al 3,4%, sale dello 0.2 Fratelli d'Italia-An che raggiunge il 3,1%.

Andiamo avanti, Scelta Civica (0.1) sale all'1,6%, in flessione dello 0.3 l'UdC con l'1,0%, Rif.Com. è all'1,1% (+0.1), stabili Idv, Azione civile, Verdi e Radicali, tutti sotto l'1,0%.

Il partito del non voto, ovvero schede nulle o bianche, astenuti e indecisi, scende sotto la soglia del 50,0% ma rimane comunque alta con il 49,3%.

Coalizioni: il Centrosinistra viene indicato al 36,5%, il Centrodestra poco meno al 36,1%, si allontana il Movimento 5 Stelle con il suo 21,0%. Se sarà approvato l'Italicum così come concepito oggi con la soglia minima utile per accedere al premio di maggioranza, ovvero il 37,0%, si andrebbe al ballottaggio.

Cosa si può dedurre da questi sondaggi Ixè del 7 marzo 2014?

Sicuramente che la questione dissidenti, espulsioni e dimissioni all'interno del M5S porta a un calo dei consensi, forse si crede in una debole democrazia applicata dal duo Grillo-Casaleggio. Nel frattempo Berlusconi e Renzi sostanzialmente rimangono stabili, si attende il vero programma di Governo e le riforme per giudicare.