La Camera dei Deputati è eletta a suffragio universale e diretto. Articolo 56 della Carta Fondamentale della Repubblica Italiana.

Basta, dire che il governo é illegittimo. Basta, raccontare fandonie devianti e fare il lavoro dei giornalai. Il giornalista informa. Il giornalaio vende. State facendo i giornalai. Anche i social network condividono ignoranza e bugie.

Questi ultimi due governi sono stati legittimi ed è legittimo anche quello Renziano. Il popolo elegge i rappresentanti delle due Camere e il capo dello Stato sceglie il Presidente del Consiglio.

A sua volta, una volta ricevuto l'incarico, sceglie i Ministri per formare il Governo.

Se il Governo non ha consensi popolari è tutta un'altra storia. Neanche Enrico IV, re di Francia, ha avuto consenso nella seconda metá del XVI secolo. Ma era legittimamente re. Lui, non il nostro Enrico, come il nostro Monti, come il novellino Renzi, per pudore non ha esercitato i suoi poteri per cinque anni finchè, dopo aver abiurato convertendosi da Ugonotto a Cattolico, dopo aver dichiarato guerra alla Spagna, acerrima nemica francese e sposato Maria de Medici dalla quale ha avuto l'erede, il consenso è stato conquistato. Come si guadagnano il consenso i nostri governanti?

Con le bugie. Per poter esistere una maggioranza deve esserci anche una minoranza e quest'ultima solitamente o fa ostruzione o è scontenta.

Il popolo ha espresso la maggioranza con le elezioni, votando il partito che meglio lo rappresenta.Cosa interessa all'Italiano medio? Meno tasse e più servizi. Ed è quello che promette ogni elettorato attivo prima delle elezioni. Sono piú di trent'anni che queste promesse non vengono mantenute. Sono più di sessant'anni che l'Italia continua a votare e continua a lamentarsi.

La satira diverte e gli italiani, nella propria mediocriticitá, ne restano affascinati, ammaliati e illuminati. Forse si ride per non piangere. Anzi. Mi sembra un ottimo assioma.

Seriamente parlando si dovrebbe riscrivere la Costituzione, andrebbero limitati i poteri abnormi degli onorevoli, andrebbero aboliti certi enti inutili con il valore di essere solo un costo della pubblica amministrazione e andrebbe rifatta la legge elettorale.

E ancora rilanciare un turismo sostenibile e sostenere i piccoli artigiani promuovendo fiere, aiutare le startup per i giovani imprenditori e valorizzare il kilometro zero come anche il sistema agro-alimentare di nicchia, quello che merita di essere sostenuto. Dovrebbero essere fatte delle riforme vere. Non esistono decreti legge per far ripartire l'economia. Sarebbe come se oggi, da deputato, facessi votare una legge che vieta a tutti di morire. Le persone non sono immortali, morirebbero lo stesso. Non posso ordinare al Pil di crescere nel quadriennio successivo. L'economia segue il suo corso come il corso dell'esistenza umana. Non si può, è contro la natura del logico.

Ma non sono qui per illustrare un programma politico per rilanciare l'economia.

Sono qui per criticare aspramente non solo l'ignoranza di chi ha inventato il termine "governo tecnico" perche tutti i governi sono stati tecnici ma per spiegare che cosa è il consenso popolare.

Enrico IV ribaltò la Francia e guadagnò il consenso popolare. L'Italia è stata spaccata in tre dalle ultime votazioni: in ordine di maggioranza, con una manciata di voti, PD, PDL, e M5S. Siamo ancora governati dal Partito Democratico. Nulla di strano. Probabilmente dovrebbero fare una legge che divida proporzionalmente il governo sui seggi parlamentari e, che quindi, sia lo specchio del parlamento stesso. Il consenso popolare è fondamentale ma non indispensabile. Dubito con responsabilitá oggettiva che i parlamentari e il governo stesso guadagnino mai un consenso nazional-popolare.