Uno dei principali obiettivi del Governo Renzi è quello di dar vita ad una riforma della Giustizia in grado di avvicinare l'Italia alle altre nazioni europee. Il Consiglio dei Ministri in programma lunedì 30 giugno cercherà proprio di intervenire su alcune questioni davvero problematiche, prime fra tutte la lungaggine dei processi e il dramma del sovraffollamento delle carceri.

Per quanto riguarda il primo punto, la situazione del nostro paese rasenta il ridicolo con circa nove milioni di processi arretrati da smaltire. Anche il problema dei penitenziari troppo affollati si presenta come uno dei più difficili da risolvere, considerando che l'Unione Europea effettuerà comunque ulteriori verifiche entro il giugno del 2015.

Il Governo dovrà quindi diminuire ulteriormente il numero dei detenuti e, contestualmente, migliorarne le condizioni di vita.

Nel Consiglio di lunedì difficilmente verrà proposto il ricorso ai provvedimenti di clemenza quali l'amnistia e l'indulto, che potrebbero eventualmente essere inseriti in una legge deroga. Il Premier Matteo Renzi non ha infatti mai negato la propria contrarietà a soluzioni di questo tipo, nonostante il parere favorevole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di numerosi parlamentari appartenenti a diversi schieramenti politici.

Sembra piuttosto che si parlerà ancora delle soluzioni alternative come la riduzione della pena e i risarcimenti ai detenuti che hanno vissuto in condizioni disumane oltre che al loro reinserimento nel mondo del lavoro (con sgravi per le imprese che li assumeranno).

Per quanto riguarda gli altri temi del Consiglio dei Ministri, segnaliamo l'esigenza di ricorrere maggiormente alla privacy nell'uso delle intercettazioni, la responsabilità civile del magistrato e il ritorno della pena per il falso in bilancio.