La faccenda relativa alle misure di clemenza resta in sospeso. In commissione Giustizia al Senato della Repubblica era atteso un nuovo esame la settimana scorsa, ma il presidente Francesco Nitto Palma ha deciso di rinviare la seduta. I disegni di legge su amnistia e indulto erano stati presentati dai relatori Ciro Falanga di FI e Nadia Ginetti del PD, assieme ad altri senatori firmatari, ma non si è mai riusciti a trovare un giusto accordo affinché venisse redatto un unico DdL.
Proprio per la mancanza di intesa tra le parti, ha portato il senatore Enrico Buemi a chiedere la cancellazione dal calendario dei lavori del Governo per quanto riguarda i provvedimenti per la concessione di amnistia e indulto, così da non creare false speranze ad i possibili beneficiari di queste misure di clemenza.
Dunque, i DdL restano in sospeso e non si sa ancora quando verranno presi nuovamente in esame al Senato.
Nel frattempo la situazione non è certo delle migliori in Italia, dato che nelle ultime settimane è cresciuto il numero dei suicidi in carcere. A tal proposito continua la protesta dei Radicali, con il leader Marco Pannella che è tornato ad esprimere la propria opinione sul tema di amnistia e indulto. Nel corso di un convegno tenutosi a Foggia nei giorni scorsi, il politico italiano ha sottolineato come i provvedimenti di clemenza sono degli obiettivi che il partito dei Radicali porta avanti da tempo.
Si tratta di misure che chiede anche il presidente della Repubblica, senza dimenticare la Corte Europea, che ha più volte sanzionato l'Italia a causa delle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere molti detenuti tutti i giorni.
Nelle carceri italiane, infatti, c'è il sovraffollamento e per tentare di arginare il problema non resta altro che applicare misure di clemenza. A questo punto bisognerà vedere cosa intenderà fare il Governo con a capo Matteo Renzi, che prima di ritornare sull'argomento lasciato in sospeso, vorrà concludere la riforma della Giustizia di cui si parla da alcune settimane.