Si riaccende il dibattito sulla questione del sovraffollamento carcerario e sulla possibile introduzione di un nuovo provvedimento di clemenza. In questo giorni un'apposita commissione istituita al Senato della Repubblica sta esaminando le proposte di legge di quattro diversi parlamentari. È inutile sottolineare come la tensione sia palpabile, anche in relazione alle ultime tristi notizie relative ai suicidi in carcere e alle preoccupazioni espresse dai sindacati di polizia penitenziaria. Tutto questo si inserisce in una dialettica più ampia, visto anche che il Governo è alle prese con la riforma della Giustizia 2014 - 2015 e sta incontrando una sacca di resistenza interna (ad esempio da parte dell'Associazione nazionale dei Magistrati e dei Giudici di Pace).

Lo svuota carceri 2014 e la situazione di disagio presente nei penitenziari italiani

Resta il fatto che l'iniziativa dello svuota carceri 2014 (seppure lodevole) non sembra essere riuscita a incidere in profondità sul problema del sovraffollamento. Le prime fonti ufficiose parlano di uno snellimento della popolazione carceraria che va dal 10% al 20%, troppo poco se si prendono come riferimento i dati elaborati dal Partito Radicale sul tema del sovraffollamento. Rita Bernardini, segretario dei radicali italiani, ha analizzato i numeri rilasciati sul sito del Ministero della Giustizia, arrivando a determinare che la media italiana del sovraffollamento si stima attorno al 119%, ma con pericolosi picchi in alcuni carceri che possono superare il 200%.

In una simile situazione, è comprensibile come a richiedere un intervento dei legislatori non siano solo i reclusi, ma anche le stesse forze dell'ordine, nonché i dipendenti pubblici che si trovano ad operare all'interno di tali contesti.

Nuovo tentato suicidio nel carcere di Torino e commento dei sindacati di polizia

A tal proposito bisogna ricordare che l'ultimo episodio di tentato suicidio in ordine di tempo è avvenuto solo due giorni fa nel carcere di Torino, dove la polizia penitenziaria è riuscita a sventare il gesto estremo di un uomo condannato per bancarotta fraudolenta.

Leo Beneduci, Segretario generale dell'Osapp, ha commento che: "quest'ultimo evento dimostra l'assoluta inadeguatezza dell'amministrazione penitenziaria rispetto alle esigenze e all'alta professionalità degli appartenenti alla polizia penitenziaria". Per Beneducci la situazione resta di estremo disagio non solo per i detenuti, ma anche per chi si pone al servizio della collettività e deve svolgere il proprio dovere.

Simili avvenimenti dimostrano che il dibattito verso un provvedimento di amnistia e di indulto di ampia portata sia ancora molto attuale, nonostante le recenti iniziative già attuate dal Governo Renzi e le richieste di nuovi interventi portati avanti da diversi esponenti della società civile.