Matteo Renzi, Presidente del Consiglio, deve valutare attentamente tutti i punti che intende rispettare, affinché la linea che si è prefissato di seguire, per attuare un corretto funzionamento della spending review, abbia il risultato che porti ad un miglioramento dell'economia italiana.

I tagli alla sanità

Matteo Renzi, mercoledì mattina, ha tenuto un meeting a palazzo Chigi: insieme ai ministri del suo governo, ha cercato di attuare una strategia di condotta, che permetta di ottenere margini di risparmio ed attuare i tagli che a lungo sono stati evitati.

I tagli che il premier pensa di mettere in pratica riguarderebbero la sanità: circa 3 miliardi di euro saranno quindi tolti dal budget di questo settore.

I tagli proposti

Matteo Renzi ha invitato i suoi ministri a stilare una lista personale di quali, secondo loro, sono i settori su cui si può recuperare un margine di guadagno, che può smettere di gravare sull'oneroso bilancio governativo. In separata sede, sulla base delle valutazioni di ogni ministro, il premier incontrerà ognuno di loro, per farsi illustrare i punti salienti delle loro relazioni di bilancio. Renzi vorrebbe raggiungere un taglio totale dei conti economici governativi, di circa il 3% delle spese sostenute.

Il parere contrario del ministro Lorenzin

Il ministro Lorenzin sarebbe contrario ai tagli della sanità pensati da Renzi; a sostenerla ci sarebbero le Regioni, che reputano questi tagli controcorrente rispetto al Patto della salute.

La proposta del ministro Lorezin sarebbe quella di eseguire un intervento del 3% sul suo dicastero: questo porterebbe ad un guadagno di circa 40 milioni di euro; quest'ultima cifra è irrisoria, se si pensa che Renzi vuole ricavarne ben 3 miliardi. Anche gli altri ministeri dovranno fare la loro parte: il ministero dello Sviluppo economico dovrà risparmiare sul suo budget ben 400 milioni di euro; dal ministero della Difesa i tagli imposti sarebbero di circa 60 milioni; dalla Giustizia dovrebbero arrivare circa 300 milioni di euro di risparmio; dal ministero delle Infrastrutture la riduzione del budget dovrebbe aggirarsi attorno ai 400 milioni; dal ministero dell'Economia dovrebbero arrivare ben 530 miliardi di soldi recuperati dai tagli al loro tetto di spese. Questi sono i tagli che Matteo Renzi vorrebbe apportare, affinché la spending review che intende attuare possa prendere corpo.