Renzi, dopo aver subito gli attacchi da parte delle parti sociali ed in modo particolare quella dei sindacati delle forze dell'ordine e dei cocer dei militari (che hanno minacciato lo sciopero, evento che sarebbe unico nella storia del nostro Paese, e che scriverebbe nel libro nero il nome dell'attuale premier), convoca una riunione straordinaria. Presenti il super commissario alla spending review Cottarelli, i ministri Padoan e Lupi: insieme dovranno trovare le risorse per mettere in pratica il decreto sblocca Italia, reperendo le risorse dai vari tagli che Cottarelli illustrerà, cercando di eliminare il surplus delle varie amministrazioni esaminate e passate al setaccio.

L'annuncio di un ulteriore blocco salariale e del rinnovo contrattuale per i dipendenti della pubblica amministrazione e delle forze dell'ordine ha mandato su tutte le furie i sindacati di queste ultime, che con un comunicato unitario e molto chiaro hanno messo in discussione l'intero sistema e la linea assunta dal governo, arrivando a minacciare uno sciopero che sarebbe storico e pericolosissimo per la sicurezza dell'intero Paese, già scosso da diverse vicende.

I sindacati lamentano un trattamento svilente su tutta la linea, si sentono abbandonati dalle istituzioni, e a leggere i numeri,sembra difficile dargli torto. Il ministro degli interni, Alfano, intervenendo ad un programma delle reti mediaset, Quinta colonna, ha affermato che si troveranno le risorse per sbloccare perlomeno il maltolto, quindi si dovrebbe giungere ad uno sblocco del tetto salariale, vera e propria scura sulla testa dei dipendenti delle forze dell'ordine e del pubblico impiego, vessati da ormai troppo tempo.

Il Premier aveva dichiarato che i tagli avrebbero riguardato la pubblica amministrazione, rea di godere di un certo "grasso che cola" subendo il rimbrotto della Camusso (Cgil), la quale ha detto che se gli stipendi da 1000 a 1300 euro,vengono considerati "grasso che cola", il governo avrebbe certamente preso una cantonata, e aggiungendo che l'uscita sarebbe stata certamente fuori luogo.

Adesso da questo incontro gli italiani aspettano di essere messi al corrente di quelle che saranno le linee guida dei tagli e delle risorse da mettere in campo per il famoso decreto sblocca Italia, c'è da giurare che i sindacati delle forze dell'ordine saranno attentissimi a leggere ogni minimo passaggio del decreto e della legge di stabilità, prevista per metà ottobre, pronti a quello che sarebbe il viatico alla confusione più totale, ciò di cui il Paese in questo momento già drammatico non ha di certo bisogno.