Il terzo governo tecnico Renzi sta varando la manovra finanziaria per la Legge di Stabilità 2015 e dopo il via libera della Ragioneria di Stato e il premier Matteo Renzi ha confermato il bonus di 80 euro ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo di 26 mila euro, introducendo il bonus bebè di 80 euro per i primi tre anni di vita del bambino naturale e adottivo.

Legge di Stabilità: bonus bebé e bonus 80 euro

Nella Legge di Stabilità l'articolo 13 prevede misure per tutelare e favorire la famiglia e incrementare il tasso di natalità del popolo italiano.

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si è impegnato ha erogare dal 1 gennaio 2015 un assegno di 80 euro al mese per ogni nuovo bambino nato o adottato residente in Italia. Inoltre il premier Matteo Renzi nella Legge di Stabilità 2015 ha stanziato circa 250 milioni di euro per il fondo della Social Card o carta acquisti e altri 300 milioni per gli interventi a favore della famiglia e le politiche sociali per uno sviluppo territoriale dei servizi socio-educativi della prima infanzia.

Un'altra novità introdotta in via sperimentale della Legge di Stabilità 2015 è quella del TFR volontario in busta paga che i dipendenti privati, che abbiano in essere una collaborazione lavorativa di circa 6 mesi, dal 1 marzo 2015; i dipendenti potranno richiedere al proprio datore di lavoro di poter usufruire  della cifra maturata destinata al TFR, liquidata in modo rateizzato ogni mese o sotto forma pensionistica complementare.

Le imprese a garanzia dello Stato 100 milioni di euro hanno siglato un accordo con le banche e potranno far fronte alla richiesta dei lavoratori, tuttavia il TFR anticipato, ossia la parte integrativa della retribuzione, sarà soggetta a tassazione ordinaria.

Intanto l'Ue ha bocciato la Legge di Stabilità del terzo Governo Renzi, inviando una lettera di richiamo in cui il vice presidente della Commissione Ue, Jyrki Katainen, richiede chiarimenti sulla manovra finanziaria e sul motivo della significativa deviazione dagli obiettivi di bilancio di medio termine che l'Italia si è impegnata a rispettare a livello Europeo.