Vi sono nuovi importanti aggiornamenti sul tema dell'amnistia e indulto, in particolare sulla lettere inviata dal Segretario Nazionale del Partito Radiale Rita Bernardini al Presidente Giorgio Napolitano, circa il caso carcerario dello sfortunato Marcello Lonzi. Si tratta di un ragazzo morto all'interno del penitenziario di Livorno (Le Sughere) all'età di appena 29 anni, mentre doveva scontare meno di un anno di reclusione per una condanna di tentato furto. Purtroppo il ragazzo è deceduto all'interno della struttura di sicurezza, secondo quanto riportato dal rapporto di servizio per cause naturali.
Ma la Bernardini sottolinea a Napolitano come questa versione sia opinabile, per il fatto che il ragazzo è stato trovato con evidenti segni di percosse, tanto che la madre Maria Ciuffi non ha esitato a denunciare il fatto. L'esponente Radicale chiude la propria missiva sottolineando i tanti casi di persone decedute mentre dovevano essere tutelate dalla giustizia, ed esponendo le proprie preoccupazioni per l'attuale situazione del Paese: "le ho scritto tutto questo caro Presidente, perché so che Le come nessun altro sa trovare le prole giuste per una madre semplice e buona come la Signora Maria Ciuffi".
La risposta di Ernesto Lupo, consigliere per la Giustizia del Presidente Napolitano
Sulla vicenda sollevata da Rita Bernardini non si è fatta attendere il riscontro del Quirinale, arrivato dalle parole del consigliere Ernesto Lupo, che si occupa del settore Giustizia per il Presidente Giorgio Napolitano.
È chiaro che la vicenda sottolinea i gravi problemi che ancora persistono all'interno delle carceri italiane, tanto che lo stesso consigliere ammette che la politica risulta consapevole della situazione e delle gravi problematiche di lungo periodo che affliggono il sistema carcerario. D'altra parte, Lupo assicura il "massimo impegno" delle istituzioni al fine di evitare che fatti simili possano continuare ad accadere, oltre che per ripristinare il rispetto dei diritti umani all'interno dei penitenziari italiani.
Il Consigliere Lupo: serve il rinnovamento della concezione di pena e degli istituti di reclusione
Il fulcro della risposta arrivata dal Quirinale si concentra sul cambiamento di mentalità che deve pervadere tutta l'intera filiera della giustizia: "solo una rinnovata concezione del carcere" afferma Lupo "non più come luogo di segregazione ed isolamento sociale, bensì di rieducazione e reinserimento, potrà definitivamente porre fine ad episodi tragici come quello di Lonzi".
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