Si sono concluse le votazioni relative alle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria. Il primo dato che emerge è il più grave e preoccupante per il Paese: a dominare è ancora una volta l'astensionismo che arriva a quote davvero mai viste.
Affluenza in Emilia Romagna: il dato più grave
In Emilia Romagna alla chiusura della urne il 37,67% degli aventi diritto al voto ha deciso di esprimere la propria preferenza. Un numero esiguo, ancor più allarmante se paragonato all'affluenza di soli 4 anni fa, quando andò a votare il 68,1%. Discorso simile anche in Calabria dove l'affluenza si riduce parzialmente rispetto alle precedenti elezioni regionali 2010: si passa dai 59,3% del 2010 ad una percentuale che si attesta al 44,07%.
I risultati: vittoria centrosinistra ma...
Il risultato politico è in ogni caso netto: in Emilia Romagna è il centrosinistra con Stefano Bonaccini a trionfare. Il candidato ottiene il 49% dei voti, superando il candidato del centrodestra, il leghista Alan Fabbri, che ottiene il 30% dei voti. Indicative le percentuali che non fanno gioire il centrosinistra: in una regione storicamente 'rossa', Bonaccini non è riuscito a raggiungere la quota del 50%. Altro dato interessante è quello relativo ai partiti: la Lega Nord doppia Forza Italia (20% contro l'8% del partito di Berlusconi). Il 13,3% dei voti va invece al candidato del Movimento 5 Stelle Giulia Gilbertoni.
Risultati Elezioni Regionali Calabria: i dati
In Calabria dove mancano ancora 400 sezioni su 2400, il risultato è comunque definitivo: Mario Oliverio sarà il nuovo presidente della Regione.
Per lui oltre il 60% dei voti, mentre i candidati del centrodestra Ferro e D'Ascola che si presentavano divisi hanno ottenuto rispettivamente il 23% e il 9%. Il M5S con Cono Cantelmi non arriva al 4% e non sarà in consiglio.
Il commento di Renzi: '2-0 per noi'
Poco interessato al preoccupante dato dell'affluenza è il Premier Matteo Renzi che ha festeggiato con un tweet nella notte: dopo un cenno alla grave situazioni di disaffezione che è stato confermato dalla percentuale di votanti, ha sottolineato la vittoria del centrosinistra, oltre alla crescita della Lega a discapito di Forza Italia e M5S.