Dopo aver scaricato ieri sera il prof. Schittulli, il Comitato Regionale di Forza Italia, riunito d'urgenza stamattina a Bari, ha individuato all'unanimità in Adriana Poli Bortone il volto del suo candidato Presidente della Regione Puglia. L'annuncio è del commissario regionale Vitali che ha sottolineato che la senatrice non correrà da sola, ma assieme ad una coalizione composta dalla stessa FI, da Noi con Salvini e da altri partiti che si riconoscono nella neonata coalizione.

Il giallo di queste ore sta proprio nel capire quali sono gli "altri".

Se un'ora fa anche la Poli Bortone pareva scettica su una sua candidatura a Presidente, da valutare assieme al suo partito (FdI-An), ora sappiamo da indiscrezioni provenienti da candidati nelle file del partito azzurro che, dopo un confronto con la dirigenza di Fratelli d'Italia e con il suo leader Giorgia Meloni, l'ex ministro avrebbe sciolto la riserva posta poche ore fa ed avrebbe accettato l'investitura berlusconiana. Va ricordato però che fino a stamattina FdI si collocava nella coalizione di Schittulli. Dietro lo smarcamento degli aennini dall'oncologo ci sarebbe infatti il Nuovo Centrodestra di Alfano che, per voce del suo segretario regionale, Massimo Cassano, faceva sapere ieri sera di correre per via Capruzzi in tandem con il Movimento Politico Schittulli, in una sola lista, in virtù di "vecchi accordi": questo, si intende, per ovviare al problema dello sbarramento (4%) che Ncd da sola potrebbe non essere stata in grado di superare.

Il fatto ha suscitato le ire di Fratelli d'Italia, anche loro in lotta per superare lo sbarramento, poiché sentitisi preferiti da Schittulli agli alfaniani.

Di tutto ciò ne ha saputo approfittare Silvio Berlusconi, facendo per la presidenza della Regione il nome di Adriana Poli Bortone, ex An, esponente di FdI e ben vista anche dal centro.

Infatti non finiranno certo qui, perché la stessa fonte azzurra rende noto che la proposta forzista sta creando proseliti e non pochi scompigli in tutti i partiti del centrodestra (e non solo): la notizia della candidatura di Poli Bortone sta trascinando nella coalizione a guida Forza Italia non solo FdI, ma anche Noi con Salvini (che stamattina aveva posto il veto sul nome della leccese), Nuovo PSI, Popolari per l'Italia (in coalizione con Emiliano, centrosinistra), lo stesso Ncd, che sarebbe pronto ad abbandonare Schittulli per seguire le orme dell'ex ministro dell'Agricoltura, e c'è chi non esclude che anche l'UDC, coalizzato col centrosinistra, possa spostarsi a destra per sposare la Poli Bortone, della quale condivise le poco fortunate sorti della campagna elettorale del 2010, quando l'attuale candidata forzista corse per la Regione in solitaria, appoggiata dal suo movimento (Io Sud) e dal partito di Casini, non riuscendo comunque ad entrare in Consiglio Regionale e rivelandosi fondamentale per la vittoria di Nichi Vendola.

Settantaduenne e professore universitario in pensione (Letteratura Latina), Adriana Bortone entrò in politica nel '67, eletta consigliere comunale a Lecce con il Movimento Sociale Italiano. Fu sempre rieletta fino al '98, anno dell'elezione a Sindaco, incarico che ricoprì fino al 2007. Nel 1983 fu eletta Deputata e rieletta nell' '87, '92, '94 e '96. Nel primo governo Berlusconi ricoprì l'incarico di Ministro dell'Agricoltura in quota Alleanza Nazionale.

Con lei salgono a cinque gli aspiranti Presidenti del "tacco d'Italia" ed a questo punto c'è da chiedersi se a Fitto e Schittulli non convenga rivedere le proprie posizioni e fare magari anche un bel passo indietro, perché, se all'alba Forza Italia era perdente ed isolata, adesso tutto porta a dire che chi rischiano sul serio di restare isolati sono l'ex Presidente della Provincia di Bari ed i "ricostruttori" del Partito, tutti vicini a Raffaele Fitto...

O quasi. Eh sì, perché pare che tra i dissidenti ben pochi siano adesso disposti a lasciare il partito di Berlusconi, attorno al quale si sta radunando il grosso del centrodestra, per seguire Schittulli ed il loro leader di Maglie, col rischio di non essere eletti o di contribuire allo sfacelo elettorale del centrodestra pugliese. Giandiego Gatta, Michaela Di Donna, Luigi Miranda e Giuseppe Pica potrebbero restare candidati sotto la bandiera tricolore di Forza Italia, lasciando trapelare il grande entusiasmo che si respira dopo la ritrovata centralità del partito a seguito dell'investitura della Poli Bortone. Che non si riveli una delle mosse vincenti del Cavaliere di Arcore?