"Abbiamo già deciso: Schittulli da oggi non è più il nostro candidato". È questa la concisa sentenza del segretario regionale pugliese di Forza Italia, Luigi Vitali, nominato a febbraio da Silvio Berlusconi per riportare ordine nelle file pugliesi del partito, "invase" dai dissidenti fittiani. Forza Italia, dunque, correrà con un suo nome alle Regionali del prossimo 31 maggio, abbandonando (definitivamente?) l'ex Presidente della Provincia di Bari. Sembra, infatti, che lo strappo tra gli azzurri e Schittulli sia divenuto davvero irricucibile, specie dopo quanto avvenuto nelle ultime ventiquattr'ore.

Ieri mattina, infatti, Schittulli ha convocato una conferenza stampa di presentazione della sua coalizione per dare ufficialmente inizio alla campagna elettorale. Presenti tutti, da Ncd a Fratelli d'Italia, tranne Forza Italia, non invitata dall'oncologo, ma di cui i consiglieri regionali uscenti, quasi tutti vicini a Fitto, erano presenti e seduti in prima fila. Nel corso della conferenza, il candidato Presidente ha accusato Forza Italia di essersi autoesclusa dalla coalizione non accettando le condizioni da lui poste per liste competitive e gruppo consiliare uscente interamente ricandidato, raccolte invece da Raffaele Fitto che presenterà sue liste. Al termine dell'intervento, Schittulli si è detto comunque sempre disposto a raccogliere un nuovo ripensamento dei berlusconiani.

Non si è fatta attendere la replica di Vitali che, oltre a scaricare Schittulli, ha annunciato di essere già alla ricerca di un nuovo nome da sostenere per la corsa a via Capruzzi al posto di Schittulli, fatta salva l'ipotesi di "un miracolo nella notte" da parte di Fitto o dello stesso Schittulli per riunire il centrodestra in una sola coalizione.

Il nome lo si sta cercando con Silvio Berlusconi tra personalità della politica e della società civile. Circolano con insistenza particolare quelli dell'ex ministro Adriana Poli Bortone (FdI-An) e di Francesco Paolo Sisto (FI), che però al momento non hanno ancora lasciato dichiarazioni sulla loro disponibilità, anche perché quella di Forza Italia in Puglia potrebbe seriamente rivelarsi una guerra persa in partenza.

In effetti, calcolando il bacino di voti di cui gode Fitto, è evidente che Forza Italia (che a conti fatti potrebbe allearsi con Salvini) avrà seri problemi a superare le soglie di sbarramento imposte dalla nuova legge elettorale regionale (otto per cento per le coalizioni e liste solitarie e quattro per cento per le liste coalizzate), con consecutive ed imprevedibili ripercussioni sugli equilibri nazionali (e non) del partito.

Insomma, a meno di due mesi dal voto, nel centrodestra pugliese è guerra aperta!