Per chi non conoscesse il Cara di Mineo, spieghiamo che si tratta di un centro di accoglienza di immigrati, che ospita circa 4mila persone ed ha creato circa 350 nuovi posti di lavoro, in un piccolo comune di soli 5mila abitanti in provincia di Catania, dove la disoccupazione è all'ordine del giorno.
Mineo è comprensibilmente una 'roccaforte' del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano, 'patron' del Cara: il 39% dei voti degli abitanti del Paese sono finiti a Ncd alle elezioni Europee del 2014.
E ora tutto rischia di saltare per i clamorosi sviluppi che sta prendendo l'inchiesta romana di Mafia Capitale. 
Ora Ncd trema e le ragioni sono presto spiegate. Luca Odevaine, ex stretto collaboratore di Veltroni e uomo chiave dell'inchiesta, ha parlato così in una delle intercettazioni messe a verbale nello scandalo delle tangenti romane: 'Tutti i comuni della zona, all'inizio non volevano il Centro, adesso se provi a levarglielo...te ammazzano perché...sò soldi per loro, 350 persone ci lavorano...'.

Mafia Capitale e Cara Mineo: Ncd nei guai per gli appalti?

Il personaggio che rischia più di tutti è il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione, in passato già tirato in ballo nell'indagine catanese parallela a quella romana ed ora citato ripetutamente da Odevaine nell''affare del Cara di Mineo'. Tanto per dare un'idea di quale 'strano giro d'affari' che rappresenta il Cara di Mineo, basta fare l'esempio dell'appalto per la ristorazione del Centro di accoglienza. 
Come viene riportato dal quotidiano 'Il Giornale', nel 2012 si presentarono due aziende per assicurarsi tale appalto: la prima, la Sisifo, risulterà poi la vincitrice; la seconda, la EConnetting People, che, al contrario, finirà per soccombere per aver presentato un'offerta molto più bassa, tale da essere considerata 'anormale'.
L'aspetto più interessante è rappresentato dall'esposto presentato dall'amministratore della Cot Ristorazione, un imprenditore della cordata perdente, il dottor Emanuele Ribaudo: tale esposto è stato presentato alla sezione Anticorruzione della Procura di Catania. La scelta del vincitore, come viene sottolineato dalla denuncia, ha comportato una maggiore spesa di circa 20.000 euro....al giorno!
Possiamo immaginare la portata del business che ha comportato tale scelta e quale spreco di denaro abbia rappresentato per lo Stato italiano: ai nostri lettori, le proprie considerazioni.