Nel giro di quattro mesi il PD ha perso qualcosa come 10 punti percentuali: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici aggiornati ad oggi 25 giugno e diffusi dall'istituto Demos. Un calo quello del PD e di Renzi che appare lampante ed evidente sotto ogni punto di vista: il Premier inizia tra l'altro a sentire il fiato sul collo dei propri avversari, da qui la scelta di tornare 'quello che era all'inizio'. Poca disponibilità di scendere a patti, leadership quasi autoritaria e proposte servite a mo di ricatto: non potrebbe essere letto altrimenti ad esempio l'ultimatum mosso ai colleghi del Parlamento in merito alla riforma della Scuola, 'o il provvedimento resta com'è oppure rischia di saltare l'assunzione dei precari prevista per settembre'.

Per analizzare quello che ormai possiamo definire un tracollo a tutti gli effetti ci è parso opportuno mettere a confronto tra loro le rilevazioni statistiche di più istituti: i risultati generali sono ad ogni modo sotto gli occhi di tutti, il PD e Renzi scendono, il M5S di Beppe Grillo sale con un ritmo che ad oggi non appare vorticoso quanto piuttosto costante e crescente.

Intenzioni di voto e ultimi sondaggi politici oggi 25-06: Renzi e il PD tremano, il M5S di Beppe Grillo sale - Demos, Ipsos, Piepoli ed Euromedia a confronto

Partiamo con l'analizzare gli ultimi sondaggi politici aggiornati ad oggi 25 giugno effettuati dall'istituto Demos. Il PD viene dato al 32,2%, il M5S al 26,1% e la Lega Nord al 14%: impressionante il divario di soli sei punti percentuali tra le formazioni di Renzi e Grillo, che continua a recuperare terreno sull'avversario. Stime diverse (ma dalla lettura simile) per Ipsos, che colloca il PD al 31,5% in calo dello 0,8% rispetto a 10 giorni fa. Il M5S si attesta al 27,5% mentre la Lega Nord rimane stabile al 14,7%. E' un PD al 33% quello invece stimato da Euromedia, con il M5S fermo al 22,5% e la Lega Nord sempre al 14,7%. Come si può notare, non è ancora possibile stimare con precisione la distanza tra i partiti del Premier e dell'ex comico date le differenze in percentuali relative soprattutto ai pentastellati. Di certo c'è che i seguaci di Grillo recuperano terreno giorno dopo giorno.



Situazione ancor più complessa per gli ultimi sondaggi Piepoli, che stimano il PD al 34,5%, il M5S al 23% e la Lega Nord al 16,5%. Qui la forbice è ancora più netta, con il M5S lontano più di 10 punti percentuali dai rivali. Al di là di quelli che sono i numeri adesso la cosa interessante sarebbe capire quali saranno in prospettiva. Capire cioè se in futuro il trend possa continuare con un sorpasso di Grillo su Renzi. Stime del genere sono complesse se non impossibili da realizzare, se il Premier non cambia rotta le possibilità di un sorpasso non paiono comunque così remote. Come in un percorso circolare torniamo in chiusura di nuovo sui sondaggi Demos, con l'istituto di statistica ad aver chiesto agli italiani cosa pensino dei matrimoni tra persone dello stesso sesso: il 53% si è detto favorevole, il 43 contrario. Il dato sui 'si' è salito esponenzialmente dal 2013 (quando si era fermi al 42%) ma risulta leggermente in calo rispetto al 2014, quando la stima arrivava al 55%.