Matteo Renzi, durante l'assemblea del Pd che si è tenuta il 18 luglio all'Expo, dichiara l'intenzione di eliminare le tasse sulla prima casa a partire dal 2016. Il premier dice, inoltre, di voler cambiare l'atteggiamento del Pd riguardo le tasse più in generale. Ecco quali sono gli argomenti più importati toccati dal primo ministro.

Imu

"Dal 2016 toglieremo la tassa sulla prima casa".

Questa la dichiarazione in stile berlusconiano del premier Matteo Renzi, come riportato dal sito dell'Ansa. E che questa sia una frase di berlusconiana memoria lo sa bene anche il primo ministro, che continua dicendo che il suo governo la toglierà davvero l'Imu, non come la destra che, a suo modo di vedere, aveva fatto finta. Questo proposito è però subordinato all'approvazione e all'entrata in vigore delle riforme che il governo ha approntato. Renzi parla ancora di tasse, annunciando che, nel 2017, ci saranno degli interventi su Ires e Irap per finire poi, nel 2018, con cambiamenti riguardanti gli scaglioni Irpef e le pensioniÈ un discorso programmatico quello del premier-segretario, che dà per scontato, come del resto molte volte ha sostenuto a chiare lettere, che il governo arriverà indenne al 2018.

E bisogna dare atto a Renzi che per il momento le tante polemiche interne al Pd si sono sempre chiuse a suo favore, anche se con perdite di rilievo come quelle di Fassina e Civati. Renzi parla addirittura di "rivoluzione copernicana" delle tasse, rivoluzione che sarà attuata nel pieno rispetto dei parametri europei. Il debito pubblico è, secondo il nostro primo ministro, un problema da tenere sotto controllo, e il suo programma di rivoluzione sulle tasse non sarà attuato aumentandole ulteriormente. "Il Pd non è più il partito delle tasse" dichiara Renzi. Secondo lui, infatti, era così che il suo partito veniva percepito dalla popolazione, che invece considerava la destra come la parte politica che avrebbe investito sul futuro.

Dopo questo cambiamento epocale, secondo Renzi, sarà il Pd l'unico partito credibile, dal momento che sarà l'unico che abbasserà realmente le tasse.

Renzi parla di Salvini

Matteo Renzi ha speso del tempo durante il suo discorso per parlare di Matteo Salvini, che viene considerato l'unico possibile avversario del premier. Le t-shirt e le felpe di Salvini sono state analizzate dal premier con tanto di slide di supporto, per dimostrare come il leader del "carroccio" sia, secondo lui, il prodotto di una destra in crisi che è costretta ad affidarsi agli slogan per poter raccogliere qualche voto.

L'operato del governo

Renzi, infine, difende a spada tratta l'operato del suo governo, attribuendogli il merito di non aver ceduto alla palude parlamentare, riuscendo, in sette mesi, a votare molti provvedimenti di riforma.

Grazie a quelle riforme, secondo il primo ministro, il nostro paese potrà fare "il salto di qualità" e riprendersi dalla crisi. Renzi rivendica anche il ruolo avuto nella risoluzione della faccenda greca, per sottolineare che da quando lui è a capo del governo, il nostro paese sta recuperando credibilità anche a livello internazionale ed europeo. Per non compromettere quello che, secondo il premier, è un percorso positivo, invita i suoi compagni di partito all'unità e a non cedere alla tentazione di dividersi in correnti.