Nei giorni scorsi, si è tenuto un incontro molto importante tra i sindacati e il governo. Argomento principale, la riforma del sistema pensionistico italiano. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si è fatto portavoce del governo Renzi su un tema fondamentale per il futuro della previdenza in Italia: modificare la legge Fornero. Uno degli argomenti trattati giovedì scorso è stato quello relativo ai lavoratori precoci oltre a tutto quello che concerne la flessibilità da applicare al sistema pensionistico. Ovviamente, questo incontro ha reso felice Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, il quale ha da sempre evidenziato la necessità di intervenire per abbassare l'età pensionabile, secondo quanto riportato sul sito pensionioggi.it.

I sindacati propongono l'applicazione della Quota 41 per i precoci

La proposta che viene fatta dalle sigle sindacali è quella di tenere conto, proprio per i precoci, solamente dell'età contributiva senza considerare quella anagrafica, anche perché, nel caso in cui dovesse essere applicata la proposta di Boeri sul ricalcolo contributivo degli assegni pensionistici, i più penalizzati sarebbero proprio loro. Ricordiamo che Tito Boeri, la scorsa settimana, ha presentato il suo pacchetto di proposte che ha creato parecchi malumori negli ambienti politici e sociali.

Da tenere in considerazione la sostenibilità economica alla quale bisogna attenersi

Durante l'incontro si è anche parlato della cosiddetta Quota 100, cioè la somma tra età del lavoratore e anni di contribuzione, senza alcuna penalizzazione.

Un altro tema che è stato certamente evidenziato nella riunione è quello della sostenibilità economica alla quale bisogna attenersi per non 'pesare' sulle casse dello Stato, in questo momento di grave crisi economica. Ora, bisogna capire se il governo Renzi sarà in grado di articolare una proposta che vada a modificare il sistema pensionistico italiano. Vi terremo aggiornati su eventuali notizie arriveranno nei prossimi giorni.