La scorsa settimana il governo Crocetta ha perso un altro dei suoi ammiragli al timone: Lucia Borsellino. L'assessore alla salute della regione siciliana si è dimessa, dopo averne paventato l'idea negli scorsi mesi. Tra i motivi, il caso di Villa Sofia che ha coinvolto il primario di chirurgia plastica Matteo Tutino accusato di peculato e truffa per operazioni non previste da un decreto redatto dalla stessa Borsellino. E così, il governatore Crocetta continua la sua parabola discendente. Dopo le dimissioni di Caleca e Leotta, adesso è il turno dell'assessore alla sanità pubblica.

Quando si consuma l'ultima candela

Sentimenti di sfiducia, recriminazioni, ripensamenti e infine decisioni, scelte che passano, come tutto, ma che restano di fatto nel crogiolo delle aspettative di un cambiamento, laddove, di 'nuovo' c'è solo il gioco delle alleanze senza reali e distinte ideologie pratiche. Lucia Borsellino ministro alla salute della regione siciliana non ce l'ha fatta, si è riconfrontata con quelle aspettative di partenza, squarciandole, adesso che la verità torna. Prima il caso 'Nicole', neonata deceduta alla clinica Gibiino di Catania, poi la vicenda di Villa Sofia che ha coinvolto il primario del reparto di chirurgia plastica: Matteo Tutino. L'ultimo atto conclusivo che ha fatto saltare l'equilibrio, già di per sé precario, del governo Crocetta. La Borsellino dimettendosi, ha lanciato un segnale, ora che l'immagine della Sicilia si è compressa, ora che la Regione è ricaduta nel suo malessere.

Caso Tutino

Il primario della clinica Villa Sofia di Palermo, specializzato in chirurgia plastica, è stato arrestato la scorsa settimana con l'accusa di truffa e peculato. Dalle intercettazioni è emerso che il medico eseguiva operazioni chirurgiche non previste dalle strutture pubbliche. Un giro di chiamate per spacciare come funzionali diversi interventi, un decreto redatto dalla stessa Borsellino li vietava. Tutino inoltre, falsificava le cartelle cliniche per un rimborso ai pazienti, rimborso che tra l'altro non spettava loro. Dalle accuse emerge anche, un passato oscuro della vita di Tutino. Pare che il medico nel 1989 fu dichiarato colpevole per un omicidio colposo, mai espressamente ammesso nel CV nell'ora della qualifica di primario.

Caso Nicole

Il 12 febbraio scorso, una neonata muore nel catanese, pochi minuti dopo la nascita. Il motivo, la mancanza di posti letto nelle strutture sanitarie del capoluogo etneo e a Siracusa. Altre concause: la mancanza di un'ambulanza efficiente nel permettere alla piccola di respirare durante il tragitto. Sul fronte nazionale il caso scosse tutti, ma ad oggi, l'inchiesta va avanti.

E siamo a tre

Dopo Ettore Leotta e Nino Caleca, è il turno della Borsellino all'assessorato. L'ipotesi di una seconda era 'Aventiniana' disturba il sonno del governatore Crocetta, che nell'ultimo periodo ha dovuto anche, tra le altre cose, confrontarsi con gli attacchi di Giancarlo Garozzo, sindaco di Siracusa. Il primo cittadino della città di Archimede ha parlato di una politica 'distruttrice' dell'agrigentino e anche distratta, nei confronti della crisi economica che imperversa in tutta l'isola.