La seconda metà del mese di settembre ci sta regalando diverse sorprese per quanto riguarda le intenzioni di voto ai partiti italiani da parte della popolazione italiana. Sono diversi gli istituti che hanno pubblicato sondaggi elettorali in questi ultimi giorni, i quali mettono in evidenza una crescita del Movimento 5 Stelle, che approfitta di un periodo decisamente ‘no’ del Partito Democratico. Piccole variazioni per tutti gli altri, che una settimana crescono e la settimana successiva calano. Nel corso di questo articolo andremo a comparare i Sondaggi politici di SWG e Datamedia.
SWG: netta crescita di M5S e Lega Nord
L’istituto SWG mostra un deciso rialzo delle intenzioni di voto espresse dagli italiani a favore di Beppe Grillo e Matteo Salvini. Il primo ha guadagnato parecchio negli ultimi sette giorni, portandosi dal 24% al 25,5%, mentre il secondo fa registrare un +1% e si issa a quota 16,1%. Lieve flessione per il Pd di Matteo Renzi (-0,3%), che questa settimana si attesta al 34,3%. Tra i partiti dell’area di Governo c’è Ncd-Udc al 3,5%, che perde lo 0,3% rispetto all’ultima rilevazione, mentre gli altri sono quotati allo 0,7% (-0,1%). Una calo evidente lo subisce Forza Italia, che passa dal 12,7% all’11,8% in pochissimi giorni. Oltre al partito di Silvio Berlusconi, cala anche Fratelli d’Italia (-0,5%), che ora si trova al 3,1% e si vede avvicinare da Sel (2,4%), che guadagna lo 0,1%.
I dati pubblicati mostrano Rifondazione Comunista allo 0,8% (-0,3%) e Verdi allo 0,5% (stabile). Gli altri dell’opposizione scendono all’1,8% all’1,6%. Per quanto concerne il raffronto fra centrosinistra e centrodestra, la differenza è ormai minima, con il primo al 37,2% ed il secondo al 34,2%.
Datamedia: PD stabile, prende quota il M5S
I dati resi noti in questi giorni da Datamedia Ricerche è leggermente differente. Il dato costante è relativo al segno positivo del Movimento 5 Stelle che guadagna lo 0,5% rispetto alla settimana scorsa. I grillini si attestano al 24,3% e riducono il gap con il Partito Democratico, che resta stabile al 32,8%.
Dopo il boom della prima parte del mese, invece, perde qualcosa la Lega Nord (-0,3%), che scende al 15,4%. Stavolta non perde ulteriori pezzi Forza Italia (+0,1%), che si porta all’11,4%. Stessa percentuale di guadagno anche per l’area popolare Nuovo Centrodestra-UdC (2,6%), FdI-AN (3,9%) e Sinistra Ecologia e Libertà (3,8%). Gli altri calano vistosamente (-0,6%) e si attestano al 5,8%. Il confronto tra Csx e Cdx vede il primo al 36,6% ed il secondo al 33,3%. Così come rilevato dall’altro istituto, pure qui sono solamente tre punti percentuali a dividere i due schieramenti.