"I bisogni di Roma, della nostra gente; le nostre idee, le nostre proposte. Noi stessi consiglieri di maggioranza non siamo mai esistiti per il sindaco Ignazio Marino. Chi ha tradito, allora?". Con queste parole e con un tono affranto, ma deciso, inizia un video che l’ex consigliera comunale Daniela Tiburzi, membro del direttivo romano del Partito Democraticoe presidente della Commissione Politiche Sociali, ha pubblicato sulla sua paginaFacebook e su Youtube. La Tiburzi dice di aver provato, inutilmente, insieme agli altri colleghi di maggioranza in Campidoglio, a far capire al sindaco che c'era uno scollamento tra amministrazione e territorio.

Marino è accusato di nonessere stato quasi mai presente in Assemblea capitolina e di aver partecipato solo 5 volte a riunioni digruppo. Il chirurgo viene descritto come "un uomo solo al comando e pochi eletti al suo fianco". Solo all'ultimo, quando Renzi non gli haprestato il fianco, si è ricordato dei consiglieri con i quali voleva il confronto in Aula Giulio Cesare.E la Tiburzi sostiene che sarebbe stata solo una inutile perdita di tempo.

Alla fine del video c'è anche una buona parola per l'ex Sindaco che viene definito "onesto" e "brava persona", ma anche un'ultima frecciata: "non basta essere onesti per governare Roma, occorrono anche grandi capacità".

Il distacco del Sindaco dai consiglieri comunali

L'attacco è duro e sembra essenzialmente dipendere daldistacco del sindaco dai consiglieri comunali di maggioranza, poco coinvolti dal "Marziano". Non c'è nessun accenno alla vicenda degli scontrini e rimborsi spese, eppure proprio da quella vicenda è partita la richiesta di dimissioni da parte del Partito Democratico, anzi al chirurgo Dem viene anche riconosciuta l'onestà.

E neanche c'è alcun accenno a fatti concreti che hanno portato i consiglieri di maggioranza ad abbandonare il sindaco. Eppure qualsiasi cittadino, scelto anche tra quelli che hanno votato Marino, avrebbe potuto fare un elenco di problemi non risolti che opprimono la Capitale. C'è un solo accenno al Giubileo alle porte, ma anche qui si sarebbe potuto dire qualcosa di più su quanto ancora non è stato fatto per affrontare questo grande evento che porterà milioni di fedeli a Roma.

Chi ha tradito, allora?

Quel che sembra evidente è che dalle elezioni primarie del 2013 è uscito un candidato sindaco incapace di coordinare e condividere la propria azione amministrativa con i consiglieri. Questi ultimi, sentendosi incapaci di svolgere le proprie funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo, hanno deciso di arrivare alle estreme conseguenze. O almeno questa è la versione dell'ex consigliera Tiburzi.