Equitalia ha un vero e proprio magazzino pieno di crediti inesigibili o quasi. Tecnicamente sono “carichi” parcheggiati a lato del bilancio e relativi al periodo 1 gennaio 2000-31 dicembre 2015. Lo ha detto l’Amministratore delegato Equitalia Ernesto Maria Ruffini, in audizione al Senato, presso la Commissione finanze.

Un miliardo di euro che non esiste

Il carico totale lordo affidato a Equitalia nel periodo considerato ammonta a 1.058 miliardi di euro.

Di questi il 20,5% è stato annullato dagli stessi enti creditori, in quanto ritenuto indebito (cioè non dovuto dai contribuenti) a seguito di provvedimenti di autotutela da parte dei suddetti enti creditori o di decisioni dell’autorità giudiziaria. Dei restanti 841, oltre un terzo sono difficilmente recuperabili: 138 sono dovuti da soggetti falliti, 78 da persone decedute e imprese cessate, 92 da nullatenenti (almeno in base ai dati dell’Anagrafe tributaria); per altri 28 la riscossione è sospesa, sempre per forme di autotutela o sentenze. Residuano 506 miliardi, di cui oltre il 60% (314) corrispondono a posizioni per cui si sono tentate invano azioni esecutive.

La rilevanza del fenomeno delle rateizzazioni

La rilevanza del fenomeno rateizzazione è testimoniata dal fatto che, a partire dal 2008 – anno in cui è stata trasferita agli Agenti della riscossione la competenza in materia – fino al 31 dicembre 2015, Equitalia ha gestito circa 5,6 milioni di istanze di rateizzazione, per un valore di oltre 107 miliardi. Nel corso del 2015 sono state presentate complessivamente 1.216.784 istanze di dilazione, per un totale di 22,7 miliardi; al momento, ne sono state accolte 1.179.308 e respinte solo 28.189 per mancanza dei requisiti di legge (cfr. tabella 1). Nel 2015 gli incassi da rateazione hanno rappresentato circa il 50% del totale degli incassi, un dato sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente.

La riorganizzazione di Equitalia

Dal prossimo 1° luglio 2016, intanto, le tre agenzie della riscossione, Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sudconfluiranno in un'unica società operativa, ha detto Ruffini.

Fino al 2006 la riscossione era affidata in concessione a società private, prevalentemente banche, con il Decreto legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla Legge 2 dicembre 2005, n. 248, la riscossione è passata in mano pubblica. Per questo motivo, è stata costituita Riscossione Spa, ora Equitalia Spa, alla quale è stato affidato, il 1° ottobre 2006, il servizio pubblico della riscossione in tutto il territorio nazionale, a eccezione della Sicilia.

Equitalia ha avviato un processo di riorganizzazione, che ha portato, negli anni, a incorporare Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud, coordinate dalla capogruppo Equitalia SpA. Tale processo ha consentito una riduzione notevole dei costi e una gestione più efficace dell'attività di recupero su tutto il territorio nazionale.