Ancora una volta il fisco lascia senza fiato l'intero Paese pur non facendo meravigliare per la sua brama continua di nuovo denaro per far quadrare i conti di qualche illustre impiegato Equitalia. La notizia è fresca ma da qualche tempo si avvertiva nell'aria lo studio di nuovi metodi innovativi per far fronte agli infiniti quesiti reddituali di chi, pur non avendo possedimenti o lavoro, riesce a 'vivere da nababbo' una vita che altri fanno fatica a trainare. Così si prende ancora di mira le abitudini degli italiani, tenendo conto e classificando le nuove 'pazze' spese che malgrado la disoccupazione riescono a fare: gioielli, ristoranti, liquidità finanziarie, figli, animali, auto, motorino, abbonamenti, catasto, spese mediche, bancomat, carte prepagate, viaggi, vacanze e tutto quello che rientra nel giornaliero dei più comuni cittadini del Bel Paese, controllato dal redditometro (strumento che consente al fisco di determinare, dalle spese effettuate il vero reddito), che permette in caso di scostamento reddituale di 1/5 da quello dichiarato, di emettere un'avviso di accertamento.

Allora tantissimi si trovarono con le spalle al muro quando, il 19 agosto del 2013 entrò in vigore il decreto ministeriale contro l'evasione fiscale.

Cosa cambia da allora a oggi?

Con l'ingresso delle nuove norme in tanti si chiederanno cosa cambierà nel calendario fiscale. Poco e niente, perché alle voci sopracitate sono aggiunte solo quelle che entrano prepotentemente nel capiente cesto dell'Istat Nazionale per il 2016. La statistica si muove sulla base della variazione dei prezzi nel tempo, relativi a un determinato utilizzo dei beni di consumo che mettono sotto osservazione 1476 prodotti alimentari, questi vengono poi raccolti per categorie inferiori rispetto a quelle degli anni passati. Per comprendere la semplicità di queste nuove misure di controllo fiscale, basta osservare l'elenco dei 'requisiti' presi di mira e tenuti sotto osservazione nel redditometro dei precedenti anni (in parte elencati anche sopra), e vedere la nuova lista dei 'beni di consumo' di seguito classificati e aggiunti alla lista nera: i panni cattura polvere, gli alloggi universitari, l'acquisto di un trapano elettrico, delle lampadine al led, di pantaloni corti da uomo, dei leggings per le bimbe o dei tanto desiderati tatuaggi di cui molti non possono fare a meno e che del proprio corpo fanno un'unica immensa tela dove riflettere le fantasie eterne.

Cosa cambia domani?

Dalla lista del 'famigerato' redditometro è stato eliminato solo il passaggio di proprietà delle auto e delle moto. La variazione di queste voci che vanno e vengono dentro e fuori dalla 'Black list', sono dovute alle analisi Istat che emergono dai dati di 80 comuni italiani che contribuiscono al calcolo dell'inflazione, sia verso il costo dei prodotti al consumo della collettività (Nic), a quelli che hanno le famiglie degli operai e degli impiegati (Foi) e a quello della stima dei beni acquistati abitualmente dal consumatore medio (Ipcs).

Ecco qua spiegato in poche parole come funziona il nuovo redditometro che ci mette in guardia dai piccoli desideri giornalieri, come quello dell'acquisto di un pantaloncino corto o del farsi dipingere un tatuaggio su una fetta di pelle in ricordo di qualche felice momento; ma attenzione, almeno adesso sapremo che se lo fai dipingere di nero rientri nella percentuale dei normali nullatenenti, ma se lo fai di bei colori brillanti dovrai dare spiegazioni al fisco e credo tu sia nei guai.