Dopo aver conosciuto Paolo Mattaè il turno diPaolo Casu, 52 anni funzionario della ASL del capoluogo, consigliere di opposizione uscente e candidato sindaco con il raggruppamento di liste civiche Insieme Onestamente per Cagliari. Il suo modo di fare politica potrebbe essere riassunto in questo slogan: 'Senza privilegi, Senza padrini, Senza padroni'.
Scelte contro gli interessi del cittadino? No, grazie
"Io sono alla seconda legislatura in consiglio comunale e sono stato eletto candidandomi in diverse formazioni politiche, come Psd’az e Riformatori.
Per amministrare bene occorre condividere idee e programmi, ma quando ti accorgi che i partiti ti vogliono imporre scelte che non sono civiche e che vanno contro gli interessi dei cittadini, io continuo da solo la mia strada. 'Insieme Onestamente' è un gruppo di cittadini che si riconosce nella vita dei quartieri, nelle attività produttive, nel turismo e in quella Cagliari del domani che tutti proclamano ma che in tanti anni nessuno ha fatto. Io non ho mai avuto incarichi politici di nessun tipo. Quando diecianni fa sono diventato consigliere, avevo un lavoro alle spalle che ho continuato a fare. Se non dovessi diventare sindaco, uscirò dalla politica ritornando alla mia professione, avendo lasciato molto e preso sinceramente nulla".
Secondo Paolo Casu le priorità di Cagliari sono lavoro e occupazione: "I nostri giovani se ne vanno via dalla Sardegna e la politica sino ad oggi ha fallito nelle risposte. Abbiamo territori completamente spopolati e disabitati, compreso il capoluogo sardo. Le potenzialità date dalle risorse naturali, dal nostro mare, dalle nostre spiagge e dalla nostra cultura risultano totalmente inutilizzate non producendo nessun tipo di ricchezza o turismo".
La nuova città metropolitana e la giunta Zedda
"Se la sfida è trovarsi solo il sindaco senatore abbiamo già perso in partenza. Se invece faremo valere tutti i 17 comuni e i 450000 abitanti che l'area vasta guadagnerà facendo rete e sistema, allora saremo vincenti.Il mio giudizio su Massimo Zedda è positivo rispetto la sua giovane età: per quanto concerne l’anagrafe siamo effettivamente di fronte all’innovazione.
Come tutti i giovani deve crescere e non può fare solo l'amministratore. Purtroppo però il suo mestiere è la politica. Se dovessi essere eletto il mio primo atto di governo sarà l'abolizione delle indennità di consiglio, giunta, assessori e dell’ufficio di gabinetto del primo cittadino. Col milione e mezzo risparmiato, potremmo creare dei fondi particolareggiati e dare posti di lavoro ai nostri giovani, facendogli capire quanto possa essere seria una politica fatta in questo modo. Tutto il resto sono solo chiacchiere che non ci interessano".
Perché Paolo Casu sindaco?
"Votare me significa votare i cittadini e non i partiti. Io non ho vitalizi, privilegi o pensioni, cosa che qualche altro mio competitor invece ha.
L’unica cosa che posso affermare con certezza è che noi abbiamo tutte le carte in regola per cambiare Cagliari in meglio e lavoreremo sodo per far sì che fra qualche anno, la disoccupazione e la crisi economica siano solo dei brutti ricordi".