Dopo un periodo in cui le acque relative alle polemiche sulle unioni civili, sulle adozioni delle coppie omosessuali e soprattutto sul cosiddetto utero in affitto, si erano calmate, ecco che la polemica riemerge per via di alcune dichiarazioni di Mario Adinolfi. Secondo quest’ultimo, infatti, l’omicidio di Luca Varani sarebbe collegato con le posizioni del ragazzo in favore della famiglia tradizionale e contraria alle unioni fra persone dello stesso sesso.
Adinolfi: "Luca è stato assassinato per via del suo post considerato omofobo"
L'ideatore del movimento denominato "No gender nelle scuole - Popolo della famiglia" ha espresso la sua opinione rispetto a quanto accaduto a Roma, ossia l'efferato omicidio di Luca Varani, ragazzo di 23 anni torturato ed accoltellato da Manuel Foffo e da Marc Prato, entrambi sotto gli effetti di droga e alcol.
Adinolfi sostiene che i due assassini abbiano scelto la loro vittima per un preciso motivo (i due non hanno dato una spiegazione logica per l’accaduto), ossia un post su Facebook di Varani, in cui c'era la scritta "Dio creò Adamo ed Eva e non Adamo e Claudio".
Queste le accuse lanciate da Adinolfi sul social network: "l'ultima follia dei due gay, chiaramente sotto gli effetti della droga e annoiati dalla loro vita agiata, è stata quella di cercare Luca, autore di quel post ritenuto da loro omofobo, per ucciderlo". Le reazioni a queste accuse non si sono fatte attendere e sono state di segno opposto, dagli apprezzamenti fino al disprezzo, ma fra le più interessanti spicca quella di Giovanardi.
Giovanardi: "omicidio legato a manifestazioni estreme"
Queste le parole dell'esponente NCD: "Il nostro paese si scandalizza per le cene eleganti di Arcore, ma non dice niente sulle manifestazioni estreme fatte dagli omosessuali. Questo è ciò che è emerso nell'omicidio Varani, con festini a base di cocaina".
Dunque sia Adinolfi che Giovanardi lanciano accuse gravi: pensate che abbiano ragione o che le loro accuse siano faziose? Diteci la vostra nella sezione commenti.