Sono stati pubblicati ieri i nuovi Sondaggi politici dell'istituto Ixè. Grande risalita per il Centrodestra, spinto dalla crescita di Forza Italia e Lega Nord, stabile invece Fratelli d'Italia. Prosegue il crollo del Partito democratico, mentre fa segnare un importante passo in avanti il Movimento 5 Stelle, in ripresa rispetto agli ultimi tempi. Bene anche Sinistra Italiana, che si mantiene avanti rispetto a FdI di Giorgia Meloni. Tutti segnali importanti in vista delle amministrative di giugno. A riguardo, prosegue il caos a Roma, dove il Centrodestra è spaccato.

Berlusconi ha confermato la candidatura di Guido Bertolaso, mentre Lega e Salvini convergono sul nome di Giorgia Meloni, che gli ultimi dati danno al secondo posto davanti al candidato Pd Roberto Giachetti. A Milano invece la coalizione liberale è unita nel nome di Stefano Parisi, che potrebbe soffiare la vittoria a Sala, ex commissario unico di Expo.

Dati Ixè 22 aprile

Gli ultimi sondaggi politici di Ixè (per la trasmissione Agorà in onda su Rai 3) vedono il Centrodestra più vicino al Pd. La coalizione liberale è al 29,1 per cento,in rialzo dell'1,4 per cento rispetto alla precedente rilevazione. Il distacco dal Partito democratico è inferiore ai 3 punti percentuali adesso, visto il momento cupo che sta attraversando il partito di maggioranza, sceso al 31,8 per cento (-1,3 rispetto a 7 giorni fa).

Il crollo è evidente se si pensa che a fine marzo, quindi un mese fa, il Pd era attestato al 34,6 per cento. Bene anche il Movimento 5 Stelle, che sembra aver superato il momento di difficoltà dei primi due mesi, arrivando al 26,3 per cento, facendo segnare un confortante +0,9 per cento rispetto all'ultimo rilevamento, dopo aver toccato il fondo ad inizio marzo, quando i grillini erano dati al 24,1.

Una progressione che fa ben sperare Beppe Grillo, tornato protagonista dopo la scomparsa di Gianroberto Casaleggio, il guru del Movimento. Grillo ha smentito il passo di lato, e ha ribadito che rimarrà garante di quella che viene considerata da tutti come la forza politica potenzialmente più forte nelle prossime elezioni che potrebbero tenersi già nel 2017, nel caso il governo vada in crisi nel post referendum autunnale, quello delle riforme.

Momento positivo anche per Lega Nord e Forza Italia, rispettivamente al 14,4 (+0,6) e 10,4 (+0,5), dati che permettono alla coalizione di avvicinarsi ulteriormente al Partito democratico. Infine Fratelli d'Italia, partito che rientra nella coalizione liberale, almeno a livello nazionale, è al 3,9 per cento, stabile rispetto alla settimana scorsa, quando era al 4,0 per cento.