Il 6 agosto prossimo cadrà il 71 anniversario della più grande catastrofe planetaria, ossia lo sgancio della prima bomba atomica sulla città di Hiroshima. Una catastrofe per la quale ancora oggi sia il territorio che la popolazione giapponese recano i profondi segni. La bomba atomica, per la prima e unica volta nella storia mondiale, fu sganciata dall'esercito americano alle 8 e 15 del mattino, cambiando per sempre gli scenari bellici e umanitari dell'intero mondo.

Obama commemorerà le vittime della bomba atomica, ma non chiederà scusa

La notizia diffusa ieri 10 maggio dalla Casa Bianca, relativa proprio all'anniversario della catastrofe, ha un'importanza storica per diversi motivi. Barack Obama sarà il primo presidente americano in carica a visitare Hiroshima il prossimo 27 maggio. La notizia è storica perché appunto Obama rappresenterà per la prima volta il governo degli Stati Uniti in tale occasione, e in secondo luogo perché non va dimenticato che fu proprio l'esercito americano a causare la devastazione di un'intera popolazione. Secondo i sondaggi però, ancora oggi gli americani considerano quello sgancio come inevitabile e necessario, paradossalmente, proprio per raggiungere la pace. Per questo Obama, stando a quanto riportato stamane dal "Sole 24ore", tramite i suoi consiglieri fa sapere che: "non si scuserà per il passato, non riesaminerà la decisione di usare la bomba atomica, ma offrirà una visione per il nostro comune futuro".

Dopo 71 anni la ferita giapponese è ancora aperta

Esiste ad Hiroshima un museo storico chiamato proprio "Hiroshima Peace Memorial Park", all'interno del quale è possibile rivivere quella mattina del 6 agosto 1945 quando l'aereo B-29 immortalato dalla celebre canzone "Enola Gay" sganciò "il bambino", cioè Little Boy, come fu chiamato l'ordigno. Obama visiterà questo luogo, accompagnato il prossimo 27 maggio dal primo ministro giapponese Shinzo Abe.  Lo stesso ministro avrebbe dichiarato: "il Giappone è il solo Paese a essere stato colpito da una bomba atomica. Abbiamo una responsabilità di assicurare che quella terribile esperienza non venga mai più ripetuta da nessuna parte. Vorrei compiere ogni sforzo assieme al Presidente Obama a favore dell’avvento di un mondo senza armi atomiche e abbiamo l’opportunità di rafforzare questa missione".

Se il primo ministro diplomaticamente si è espresso con toni di collaborazione, più critico è sembrato il sindaco di Hiroshima, che avrebbe fatto sapere come "dal presidente americano desidero e mi aspetto nuovi passi concreti di denuclearizzazione in occasione del suo arrivo".

Prima di Obama solo Jimmy Carter

Obama è il primo presidente in carica ad aver programmato una visita in Giappone nel luoghi devastati dalla bomba atomica. Prima di lui solo Jimmy Carter, dopo la fine del mandato, si era recato a commemorare le vittime silenziose che ancora oggi gridano il loro urlo di dolore. Una mancanza di ammissione, quella americana, che brucia come quel fungo malefico e  maledetto che distrusse in un secondo un'intera città.

Quale motivo bellico, tanto più nascosto dietro la bandiera della pace, potrà mai giustificare l'orrore di quelle immagini indelebili?

 

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