Non sembrano arrivare buone notizie sul fronte di amnistia ed indulto visto che, dopo un periodo di apparente mobilità in favore delle due misure di clemenza, sembrano affievolirsi le speranze di ottenere miglioramenti sostanziali nel breve periodo. A seguito delle numerose richieste dei Radicali Italiani e della presentazione da parte dell'esponente democratico Luigi Manconi di un nuovo ddl, amnistia ed indulto sembravano due manovre in avvicinamento ma, complici alcune decisioni del Ministero della Giustizia, la speranza per molti detenuti sembra allontanarsi.
Nelle scorse ore sono infatti state rese note le priorità del mondo della Giustizia e tra queste non appare l'accelerazione della discussione dei Disegni di Legge di amnistia e indulto, ormai in attesa di un reale riscontro politico da oltre 3 anni (attualmente le proposte sono ferme presso la Commissione di Giustizia del Senato del Parlamento Italiano).
Cosa accadrà nei prossimi mesi? Ecco le prospettive del Ministero Italiano
Amnistia ed indulto non sembrano essere misure particolarmente care al Ministero Italiano che ha deciso di proseguire sulla linea del miglioramento dei problemi legati al mondo delle carceri italiane tramite la loro stessa riorganizzazione e l'introduzione di nuovi strumenti in grado di modernizzare l'intero sistema.
Dopo l'inizio ufficiale del processo di raccolta delle informazioni genetiche tramite la cosiddetta "Banca Dati del Dna" per cercare di combattere la criminalità, le istituzioni hanno inoltre in programma di stanziare nuove importanti risorse per l'approdo della telemedicina nei penitenziari, per lo sviluppo di moderni sistemi tecnologici informativi del Dap e per interventi a favore del Dipartimento relativo a Giustizia minorile e comunità.
Negli imminenti punti di intervento non appare dunque nessuna novità relativa alle due tanto attese di misure di amnistia ed indulto per le quali servirà attendere ancora del tempo e sperare in una velocizzazione dei lavori del Parlamento Italiano.