Sta facendo discutere il fotomontaggio choc pubblicato da Edoardo Michele Castaldi, esponente dei giovani del Partito Democratico di Sarzana. Nell'immagine Matteo Salvini viene raffigurato al posto di Aldo Moro, nella famosa e inquietante foto che ritrae lo statista democristiano sequestrato dall'organizzazione terroristica ed estremista delle Brigate Rosse.

Lo stesso politico leghista ha duramente condannato l'accaduto, e anche i dirigenti del Pd si sono dissociati dalla pubblicazione del fotomontaggio.

Come riporta l'ANSA, il segretario provinciale dei Giovani Democratici di La Spezia, Gianmarco Franchi, ha sostenuto che lo stesso Castaldi "Ha capito la gravità del gesto che non si ripeterà".

L'attacco di Salvini a Renzi per la mancata solidarietà

Come già ricordato, Matteo Salvini è venuto a conoscenza della pubblicazione del fotomontaggio e ha duramente condannato il fatto. Il segretario generale della Lega Nord ha aspramente attaccato il Presidente del Consiglio Matteo Renziper non avergli ancora espresso solidarietà.

"Disgustoso che su questo Renzi non ha espresso neanche una parola" ha dichiarato lo stesso Salvini su Facebook.

Inoltre, sul sito web di proprietà del leader leghista, "il Populista.it", si legge in un articolo a firma di Marco Dozzi che "Suscita orrore il fatto che i sinceri democratici del PD, i campioni del politicamente corretto che impartiscono lezioni ai rozzi 'populisti', insomma i giovani che hanno in mano il partito e il Paese, non abbiano alcun rispetto per la democrazia".

Ben poca "goliardia" e molto incitamento alla violenza politica

Non è improbabile che Castaldi, forse con un po' di ingenuità e di irresponsabilità, credeva che la pubblicazione del fotomontaggio fosse una cosa "goliardica", anche se di pessimo gusto. Invece, c'è da sottolineare che la pubblicazione risulta, a tutti gli effetti, una "indiretta" o "diretta" incitazione alla violenza politica verso la parte avversa, un atteggiamento che va condannato sempre e comunque, al di là dell'orientamento ideologico e politico di chi ne è vittima. Difatti, l'avversario politico va contrastato con una forte critica e con le proposte, non con minacce più o meno "velate".