Nel corso dell'assemblea nazionale programmatica di Sinistra Italiana svoltasi a Roma era presente anche Lorenzo Falchi, esponente di tale formazione politica e che da circa un mese è stato eletto sindaco di Sesto Fiorentino, popoloso comune alle porte di Firenze.
Per quanto riguarda la politica nazionale, intervenendo durante l'assemblea plenaria, il primo cittadino di Sesto ha detto fra le altre cose: "Nella Piana fiorentina il Pd di Enrico Rossi e Matteo Renzi negli anni scorsi ha mostrato il suo volto peggiore e noi lo abbiamo battuto proprio sulle questioni concrete, non sugli slogan. Sarebbe svilente se Sinistra Italiana volesse fare nei prossimi mesi un congresso tutto basato sul misurare la propria distanza dal PD, piuttosto invece parliamo di come contrastare le sue politiche concrete e proponiamo un modello di sviluppo alternativo al liberismo".
La risposta a Nardella su aeroporto e inceneritore
A margine dell'assemblea Blasting News lo ha poi intervistato in esclusiva riguardo alla politica locale.
Vediamo cosa ci ha detto:
Che cosa si sente di rispondere al sindaco di Firenze Nardella, il quale sostiene che su inceneritore ed aeroporto sarebbe troppo tardi per tornare indietro?
"Sul tema delle infrastrutture nell'area metropolitana fiorentina Nardella ha tenuto posizione molto curiosa. Ci dice che scelte come aeroporto e inceneritore sono intoccabili. Mentre invece riguardo ad altre scelte come quella del sotto-attraversamento Tav di Firenze, opera sulla quale sono già stati investiti 700 milioni di euro, si torna indietro e si dice che non si fa più. Il tutto senza fare una riflessione e un approfondimento su quale doveva essere l'utilità e gli scopi dell'opera, quali sono gli impatti dell'opera sul futuro.
Io invece credo che quando le opere sono sbagliate si debba tornare indietro, a maggior ragione quando non si è ancora praticamente speso un euro come su aeroporto e inceneritore: sono due opere sbagliate che buttano all'aria la programmazione territoriale e ambientale della nostra zona, oltre a dare un'idea di sviluppo sbagliata diversa da quella che noi vorremmo".
Pensa che avrete i rapporti di forza sul territorio della piana fiorentina, per incidere su questi argomenti?
"Sì, senza dubbio. Anche perché secondo me gli ultimi due anni sono stati caratterizzati dall'assenza di dibattito sul modello di sviluppo e di crescita che vogliamo per il nostro territorio, spero che anche dopo quanto avvenuto con le elezioni a Sesto Fiorentino possa ripartire una discussione.
Io mi sto impegnando su questo perché credo che, oltre alla doverosa opposizione a queste due opere, sia necessario riportare al centro anche una discussione tra istituzioni e politica sul tipo di futuro che vogliamo per il nostro territorio".