Siamo a Santa Venere, estremo lembo di territorio reggino che rappresenta il luogo dove il neo sindaco Falcomatà ha scelto di insediare la propria Giunta.
Le promesse del sindaco Falcomatà
Sul sagrato della Chiesa di questo semplice borgo pedemontano, la sinistra di governo comunale lanciò il primo proclama secondo il quale avrebbe realizzato da subito, come simbolo di risoluzione delle priorità legate all’intero territorio comunale, tutti quegli interventi necessari al fine di dare decoro e i servizi primari alla frazione di Santa Venere, a partire dalla strada di collegamento con il centro cittadino.
Promessa puntualmente disattesa e che oggi, dopo ben due anni, rappresenta in modo chiaro l’inefficienza e l’inadeguatezza nell’amministrare la città.
Un’azione nuova dai movimenti di destra
Proprio da Santa Venere, luogo simbolo utilizzato dal neo sindaco Giuseppe Falcomatà per il suo discorso d’insediamento, i movimenti della "Proposta Militante" (così vogliono definirsi, ndr), Alleanza Calabrese, Fratelli d'Italia, Destra Popolare, Fronte Nazionale, Fiamma Tricolore, Movimento Autonomo Popolare e Destra per Reggio, hanno inteso avviare un’azione nuova che, dalla protesta, riesca a far sorgere una proposta che incida direttamente sui bisogni dei cittadini.
Nessuna promessa mantenuta
Sono trascorsi due anni dall’insediamento del neo sindaco Falcomatà, e nessun intervento è stato concretamente realizzato per migliorare lo status della frazione di Santa Venere. Lo conferma il presidente del movimento politico "Alleanza Calabrese", Vincenzo Vacalebre che, personalmente ha dichiarato: "Siamo venuti a Santa Venere per sostenere i cittadini di questa frazione, presi in giro dalla Giunta Falcomatà, che in due anni di amministrazione non ha mantenuto neanche una delle promesse fatte. La campagna elettorale del pidiessino Falcomatà – continua Vacalabre - è stata improntata in maniera capziosa sui bisogni quotidiani dei reggini e soprattutto delle periferie che, a tutt’oggi, invero versano in una situazione drammatica".
Ad oggi, la città di Reggio Calabria appare lugubre, e i cittadini sembrano come smarriti in un luogo sconosciuto. Nessuna programmazione di territorio, nessuna misura di sostegno sociale, nessuna criticità risolta, nessuna riduzione delle imposte, nessun confronto aperto al contraddittorio.
Falcomatà ha fallito
"La Politica del sindaco Giuseppe Falcomatà – dichiara il Presidente del MAP Pietro Marra - è palesemente fallimentare, chiunque si rende conto degli effetti drammatici prodotti dall’arroganza e dall’incompetenza di quest’amministrazione. Ed è proprio il fallimento di questa politica – continua Pietro Marra – che ci ha spinti a creare un grande movimento denominato 'Proposta Militante', che riesca a svestire ogni preconcetto di parte e ideologico per andare oltre, riuscendo a significare l’incontro con i reggini per realizzare insieme una proposta organica di popolo per il governo della città, coinvolgendo ogni strato e substrato della società civile, conclamando quel concetto di Proposta Militante che già accomuna e impegna tanti".
"Proposta Militante" in azione
Il coordinamento di "Proposta Militante" ha stabilito che le azioni non possono che avere inizio dalla prima mistificazione, per andare a registrare gli angoli urbani più indicativi dell’abbandono in cui versa il territorio, nei luoghi simbolo di quello che poteva essere il riscatto di Reggio e che rischia, invece, di diventare - grazie alla sinistra allocata a Palazzo san Giorgio - il punto di non ritorno.