In occasione del "Premio America 2016" svoltosi a Roma nel pomeriggio di questo giovedì 6 ottobre è stato premiato da parte della Fondazione Italia-USA anche Dario Franceschini, ministro della cultura, dell'arte e del Turismo. Ecco cosa ha dichiarato sul palco della premiazione.
"Il rapporto positivo fra Italia e Stati Uniti ormai è consolidato, su questo non ci sono divisioni politiche ed è una delle cose che unisce questo Paese. Ogni volta che sono stato negli Stati Uniti ho potuto verificare una grande voglia di Italia, dal cibo alla cucina, dall'arte alla musica fino anche alla lingue italiana.
Molti americani hanno la voglia di visitare almeno una volta la bellezza italiana. Non ci capiterà molte volte nella storia di avere l'opportunità di godere delle potenzialità dell'inizio dell'era digitale con la creatività italiana. Il ruolo dei molti giovani statunitensi che vengono a studiare in Italia ci è di grande aiuto da questo punto vista, perché ci aiutano a ricordare la bellezza nella quale siamo immersi. Cercheremo quindi anche di aiutare l'accesso alla cultura per gli studenti stranieri in Italia."
"Il 22 ottobre teatri aperti gratuitamente.Il Sì al Referendum dà allo stato il compito di promuovere il turismo, esso sarà favorito"
A margine dell'evento Blasting News ha avvicinato il Ministro Franceschini per porgli alcune domande.
Ministro, quali saranno le prossime iniziative per favorire l'accesso alla cultura?
"Il 22 ottobre ci sarà un'iniziativa promossa assieme all'associazione AGIS per una giornata gratuita nei teatri, cominciando la mattina dalle scuole e continuando nel resto della giornata con la programmazione ordinaria: hanno aderito gran parte dei teatri italiani.
Questo fa parte dell'obiettivo più ampio di allargare la platea delle persone che vanno al cinema, nei musei e nei teatri."
Che cosa può cambiare con l'approvazione della Riforma costituzionale sul piano del turismo?
"Nella riforma costituzionale si restituisce allo Stato il compito prevalente della promozione turistica, quindi non ci sarà più il meccanismo delle singole Regioni che vanno nelle grandi fiere in giro per il mondo a promuoversi da sole, ma ci sarà un rafforzamento del ruolo del sistema Paese nella promozione del turismo internazionale."
Ma quindi secondo lei il Sì al Referendum può favorire il turismo?
"Certo, certo: assolutamente"