Nuovo approfondimento sulle elezioni Usa 2016. Di seguito la data di quando si vota in America per decidere chi sarà il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America. In corsa per la Casa Bianca ci sono la democratica Hillary Clinton ed il repubblicano Donald Trump. Negli ultimi giorni l'ex first lady ha dovuto subire il ritorno dello scandalo email-gate, che potrebbe mettere a serio rischio una vittoria che, a pochi giorni dal voto, sembrava essere certa, stando ai sondaggi che la vedevano in testa, con un grande margine di vantaggio, rispetto al rivale.
Ultime notizie sulle elezioni Usa di quest'anno
La data delle elezioni Usa 2016 è martedì 8 novembre. Per quel giorno è fissato l'attesissimo Election Day, quando gli americani voteranno il loro presidente. Occorre comunque sottolineare che diverse centinaia di migliaia di cittadini statunitensi hanno già espresso il loro voto attraverso l'early voting, ovvero in quella finestra, che temporalmente varia di Stato in Stato, in cui è consentito il voto alle persone altrimenti impossibilitate a recarsi ai seggi martedì prossimo. Mancano dunque soltanto quattro giorni all'attesissimo appuntamento. Hillary Clinton o Donald Trump, chi sarà il nuovo inquilino della Casa Bianca che succederà a Barack Obama?
Gli ultimi sondaggi danno il candidato del partito repubblicano in rimonta. Tra i più affidabili, viene citato il Real Clear Politics, che vede la Clinton avanti di soli 2 punti percentuali. Meno veritiero, secondo gli analisti, il dato intercettato da Reuters-Ipsos, che assegna un +5 per cento ottimistico alla moglie di Bill.
Passando all'analisi dei dati sui grandi elettori (per diventare Presidente ne occorrono 270), l'ex first lady sarebbe largamente in testa con 263, mentre Trump insegue con 164 grandi elettori, sempre secondo le ultime stime. Se queste verranno confermate anche nella notte di martedì, quando da noi in Italia sarà il 9 novembre, per Hillary si aprirà la strada dei festeggiamenti, per un traguardo che non è affatto scontato ancora oggi, e sta forse in questo il grande merito del tycoon, di aver mantenuto viva la partita fino ad oggi, fino a pochi giorni dal voto, nonostante quella che appariva, a detta di molti, come una delle candidature più improbabili dell'intera storia degli Stati Uniti d'America.