Emma Stone è una delle giovani più promettenti a livello mondiale e probabilmente riceverà anche la definitiva consacrazione dalla critica mondiale per il suo ultimo bellissimo film “La La Land”, che ha incantato all’ultimo Festival di Venezia dove ha conquistato anche la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile strappandola a Natalie Portman, con cui probabilmente è destinata a contendersi fino all'ultimo anche il prossimo premio Oscar. L’attrice ha rilasciato alcune forti dichiarazioni proprio durante il tour promozionale alla CNN in cui ha espresso tutta la sua preoccupazione per l’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti (guarda il topless di Emily Ratajkowski).

"Spinta per reagire ed essere coraggiosi"

Emma Stone ha dichiarato in un’intervista alla CNN: “La sconfitta di Hilary Clinton è incredibilmente dolorosa. Penso che sia un vero e proprio campanello d'allarme, ma anche la possibilità per noi di unirci e fare molto meglio, possiamo parlare e essere coraggiosi”. Oltre ad Emma Stone ha parlato dell’elezione di Donald Trump anche il regista di “La La Land” Damien Chazelle: “Se noi artisti qui continuano a fare la nostra arte e restando creativi e produttivi è sicuramente il modo migliore di affrontare le cose. Forse questo può effettivamente aiutare”.

Il cinema non ha salvato Hilary

Emma Stone è soltanto l’ultima delle star del mondo dello spettacolo che si sono opposte alla candidatura prima e poi all’elezione di Donald Trump, considerato un razzista, sessista e misogino.

Durante la campagna elettorale Meryl Streep, a cui Emma Stone si ispira, ha rilasciato alcune dichiarazioni dicendo che avrebbe vinto sicuramente Hilary Clinton e il problema non si sarebbe posto, a testimonianza di come la cultura fosse nettamente a favore della candidata democratica. L'unico uomo di spettacolo sempre a fianco del partito repubblicano è Clint Eastwood, ma anche il regista non si era esposto come fatto in passato in difesa di Donald Trump.

Forse proprio vedere il mondo d'oro dello show business americano sostenere Hilary Clinton ha risvegliato un desiderio sopito di cambiamento dando la spinta definitiva al miliardario Donald Trump (ha rinunciato al suo stipendio da presidente) verso la vittoria.