Mentre siamo in piena emergenza terremoto, con centinaia di migliaia di sfollati e danni ad ogni inestimabili, il Governo pensa bene di finanziare un torneo di golf che durerà tre giorni.

Occorre fronteggiare l'emergenza, la ricostruzione e l'adeguamento degli edifici di mezza Italia alle norme antisismiche e non si sa ancora da dove verranno prese le risorse. Ma 97 milioni per un torneo ci sono.

Certo, “the show must go on”, non si possono fermare lo sport e lo spettacolo, ma in qualche occasione forse un passo indietro sarebbe doveroso, soprattutto considerati gli ingenti costi e i ritorni economici del torneo.

Va precisato che si tratta di una garanzia per la copertura dell'investimento, ma intanto quelle somme dovranno rimanere vincolate e non è detto che torneranno disponibili, visti pure i diversi precedenti. A questa somma vanno aggiunti i contributi pubblici che saranno a carico dello Stato, non ancora noti.

Il torneo di golf

Il torneo Ryder Cup Europe LLP, organizzato dall'omonima società, sarà ospitato in Italia nel 2022 e rappresenta una delle più importanti manifestazioni sportive a livello europeo, ma anche tra le più costose, soprattutto se si considera che durerà solo 3 giorni.

Il Governo si è speso molto, in tutti i sensi, per sostenere la candidatura italiana. La struttura designata per la manifestazione è il circolo privato e resort di lusso Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia (Roma) di proprietà di Laura Biagiotti.

Secondo Il Fatto Quotidiano il costo complessivo dell'investimento, per interventi strutturali e organizzativi, ammonterebbe a circa 120 milioni di euro, anche se c'è ancora riserbo sulle cifre ufficiali.

Parte di queste somme servirebbe per aumentare di oltre il doppio il montepremi dell’Open d’Italia per i prossimi dieci anni. Dagli attuali 3 milioni, dall'anno prossimo fino al 2027 il montepremi verrebbe portato a 7 milioni. Già quest'anno è stato portato da 1,5 a 3 milioni.

Tutte queste somme non torneranno al territorio, ma andrebbero in tasca ai partecipanti e agli addetti ai lavori.

Il comitato organizzatore

Il torneo è fortemente voluto da diversi enti istituzionali, a partire dal Governo e dal CONI.

Sono nomi eccellenti quelli che figurano nel comitato organizzatore.

Tra i componenti del ricordiamo Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa Film (che fa capo a Mediaset), figlio di Gianni Letta (fidatissimo collaboratore politico e professionale di Berlusconi) e cugino di Enrico Letta, già Presidente del Consiglio prima di Matteo Renzi. Spicca anche il nome di Stella Coppi, moglie dell’ex Ministro belusconiano Franco Frattini, quello di Guido Barilla, renziano di ferro e presidente dell'omonima azienda alimentare; quello di Luigi Gubitosi, ex direttore generale della RAI; ed ancora Evelina Christillin, manager di casa Agnelli e componente FIFA. Il direttore generale è Gian Paolo Montali, ex CT della nazionale di pallavolo.

Quando si tratta di affari comuni, l'opposizione tra centrodestra e centrosinistra sembra affievolirsi.

Tante risorse per una sola struttura

E' stato fatto notare che per la ristrutturazione impianti sportivi di tutto il Paese sono stati destinati 100 milioni da spendere nel triennio 2015-2017. Una somma insufficiente rispetto alle richieste, 13 volte inferiore a quanto preventivato.

Eppure, per una sola struttura e per un torneo di golf di soli 3 giorni, sono state sbloccate risorse equivalenti a quelle con cui si vorrebbe far fronte alle richieste di 183 impianti in tutta Italia.