La cavalcata delle elezioni alla Casa Bianca sta per giungere al suo epilogo. L’8 Novembre il mondo intero accoglierà il nuovo presidente a stelle e strisce. Oggi vogliamo presentarvi la candidata democratica: hillary clinton.

Hillary nasce il 26 ottobre 1947 a Chicago, da Dorothy e Hugh Rodham. Crescere in una famiglia dal timbro conservatore influisce molto sulla sua personalità. Fin dai tempi dell’Maine East High School prima e del Wellesley College poi la leadership e la vena direttiva di Hillary si mostrano tratti distintivi di una ragazza energica e caparbia, desiderosa di migliorare il modo di vivere proprio e altri.

Anno di svolta è il 1979. Importante a livello professionale, perché Hillary inizia a frequentare la Yale Law School, scegliendo la via giuridica nella libertà di scelta lasciatale dai suoi genitori. Importante anche a livello umano, perché la giovane di casa Rodham allo studio abbini lavori con bambini emarginati (preso lo Yale New Heaven), ricerche sui problemi degli emigrati, e volontariato per studi sullo sviluppo cerebrale. L’avventura alla Yale Law School è importante anche per motivi sentimentali. È qui infatti, nel 1969, che conosce un giovane studente con cui convolerà a nozze 6 anni dopo. Questo studente è Bill Clinton.

Hillary è sempre stata alla ricerca di ruoli di responsabilità.

Oltre alle varie cariche studentesche, lavora come volontaria nelle campagne del repubblicano Benny Goldwater e del democratico McGovern,ma è al fianco del marito che l’originaria di Chicago entra a piedi uniti nella scena politica americana. Bill diventa governatore dell’Arkansas nel 1978 e nel gennaio 1993, presidente degli Stati Uniti, e di conseguenza, Hillary acquisisce il ruolo di first lady.

È una first lady dalla presenza costante e a tratti ingombrante. D’altronde, il neopresidente aveva avvertito subito i suoi elettori: “votare per me è come prenderne due al prezzo di uno”. Con il ritiro del senatore Moynihan, su incitamento di diversi memrbi del partito democratico, si candida come senatrice in rappresentanza dello stato di New York.

Venendo eletta, diventa la prima first lady a ottenere una carica elettiva.

Terminata il mandato del marito, e poi la sua carica da senatrice, Hillary decide di non aver ancora finito con la politica, anzi. Nel 2007 dichiara di volersi candidare per le primarie del partito democratico in vista delle elezioni presidenziali del 2008. La sfida è contro Barack Obama, che ribalta i sondaggi e sconfigge l’ex first lady. Da lì a breve Obama diventa il primo presidente di colore nella storia degli Stati Uniti. Un fardello importante, che richiede collaboratori motivati ed esperti. Per questo, nomina come segretaria di Stato proprio colei alla quale ha ‘scippato’ la nomination alla casa Bianca, Hillary.

Decisa, determinata, solidale coi più deboli e sfortunati, Hillary è la prima donna a concorrere per la Casa Bianca. Lei che, attiva per abbattere le distinzioni fra i sessi, vuole fare da pioniere, semplicemente per far si che una nomination femminile alle elezioni presidenziali non faccia notizia, se non per motivi strettamente legati alla politica. Lei che è riuscita a restare salda alla guida di un matrimonio controverso e dai problemi di dominio pubblico, perché se vuoi fare della politica la tua vita, devi lasciare la tua vita alla mercè dei media.

La sua esperienza la aiuta a capire come il popolo americano non dimentichi di quanto ha fatto, nel bene e nel male. Le personalità forti come quelle di Hillary non possono che dividere opinioni, creando stima come polemiche. La candidata democratica è giunto al traguardo elettorale dopo il cammino che vi abbiamo proposto. Solo il tempo, e le urne, ci diranno se uscirà vincitore o sconfitto. L’8 novembre il mondo saprà