Adesso comanda lui. Ha quattro anni per applicare il suo programma protezionistico, iper patriottico e dal forte sapore populista, nella politica interna, economica e internazionale; vedremo che cosa sarà in grado di fare Donald Trump, Congresso a maggioranza repubblicana permettendo. Ma se il 45° presidente degli Stati Uniti d’America è appena entrato in carica e tutti i riflettori sono puntati su di lui, i suoi avversari, dai democratici a quella parte dell’establishment che non lo sopporta, sono già al lavoro: cercano il candidato per batterlo alle prossime elezioni del 2020.

Il rapper Kanye West ha confermato la sua candidatura, ma i nomi caldi sono quelli dell’ex first lady Michelle Obama e di mister Facebook, ovvero Mark Zuckerberg.

Il messaggio di Michelle Obama

"Dopo otto anni straordinari, mi prendo una piccola pausa, ma tornerò presto per lavorare con voi sui temi a cui teniamo". Con questo tweet, inviato dopo l'insediamento di Trump, Michelle Obama sta riaccendendo le speranze dei suoi fan, che dopo la sconfitta di Hillary Clinton a novembre, sempre su Twitter, le avevano chiesto in migliaia di candidarsi alle presidenziali nel 2020. Un messaggio sibillino, quello di Michelle, che segna un cambiamento di rotta? Sembrerebbe di sì, visto che nella sua ultima apparizione in tv come moglie del presidente in carica, al The Tonight Show della Nbc, aveva risposto solo con un sorriso alla domanda di Jimmy Fallon su una sua candidatura.

Anche Barak aveva escluso una sua discesa in campo: "Michelle è troppo sensata per fare politica". Se cambierà idea, sicuramente avrà il sostegno delle americane che promettono battaglia a Trump, reo di frasi e comportamenti sessisti, e che sognano la prima donna presidente della storia americana. E probabilmente Michelle avrà dalla sua parte anche tutti quelli che credono negli ideali del partito democratico, a pezzi dopo la sconfitta.

La voglia di Mark Zuckerberg

Il signor Facebook sembra avere una gran voglia di fare politica. Se Zuckerberg sarà un candidato alle prossime elezioni americane del 2020, a 36 anni sarà il più giovane della storia degli Stati Uniti e di certo il più ricco, con un patrimonio che ammonta a 53 miliardi di dollari. E poi, naturalmente, non va dimenticata la forza del suo social network, che oggi conta un miliardo e 800 milioni di utenti.

Anche per l’Agi ci sono alcuni indizi che confermano quest’ipotesi. Nei mesi scorsi Zuckerberg ha stretto un accordo con gli azionisti di Facebook: manterrà il controllo totale sull'azienda che ha fondato anche se si impegnerà in politica. Il re del web poi era assente alla cena organizzata da Trump per chiudere le polemiche con i signori della Silicon valley, dove ha mandato la sua vice, Sheryl Sandberg. Infine, ha iniziato un giro per gli Stati Uniti di un anno, il cui vero obiettivo sembra sia ascoltare i cittadini, esprimendo opinioni del tipo “veniamo da storie diverse ma dobbiamo ritrovare il senso della comunità”. Un mix che lascia pochi dubbi sulle sue intenzioni.