Dopo anni di piena crisi e la mancanza di ulteriori spiragli al fine di risolvere le varie problematiche italiane inerenti al lavoro, le tasse, la qualità della vita ed alla tanto attesa riduzione dei costi della politica, arriva un'iniziativa che tende ad arrivare all'abolizione dei vitalizi per i parlamentari, ritenuti un vero scandalo e nient'altro. La petizione disponibile online ha attualmente già superato le 171.000 firme ed è stata promossa dalla testata il fatto quotidiano, in collabolarazione con il sito web specializzato nella raccolta di firme online, ossia le petizioni online, change.org.

La petizione mira ad abolire i vitalizi

La raccolta firme in questione punta a richiede la definitiva abolizione dei vitalizi, i quali unitamente ad altre particolari agevolazioni destinate ai parlamentari rappresentano uno degli sprechi di denaro pubblico maggiori e che risulta essere un vero e proprio smacco ad un Italia che fatica a ripartire, a causa della crisi economica e lavorativa. La petizione contro i vitalizi una volta conclusa sarà presentata al presidente del Senato Pietro Grasso ed al presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, al consiglio di presidenza del Senato ed all'ufficio di presidenza della Camera. L'obiettivo è quello di far avanzare un'eventuale proposta di modifica la regolamento interno di Camera e Senato per volontà del popolo italiano e della democrazia, lo stesso regolamento che in questi anni è stato modificato al fine di elargire i vari privilegi dei parlamentari.

Quali benefici politici dovranno essere aboliti

L'obiettivo della petizione online contro i vitalizi è quello di modificare vari punti del regolamento, al fine di effettuare un ricalcolo di tutti i vitalizi tenendo conto del parametro di 200 euro lordi per ogni anno di mandato parlamentare. Emanare un tetto massimo di 5.000 euro per vitalizio, nonostante la presenza di più agevolazioni raccolte nel corso degli anni e che vedono numerosi parlamentari percepire più di 10.000 euro al mese grazie all'ottenimento più vitalizi maturati.

Elevare il limite di età di percezione dell'assegno previdenziale portandolo a quello di tutti i comuni lavoratori, previsto con la riforma Fornero. Abolire ulteriori introiti dovuti a carriere esterne alla politica, al fine di rispettare il tetto massimo dei 5.000 euro al mese, rimborsando eventuali contributi esterni già versati.

Si stima che il governo Italiano attualmente debba far fronte ad una spesa inerente ai vitalizi nei confronti di più di 2.000 ex Deputati e che grazie alle varie cariche ricoperte anche a livello provinciale, vanterebbero la ricezione di un vitalizio che parte da un minimo di 2.000 euro al mese fino a superare i 10.000 euro. La petizione avanzata dal sito web change.org può essere firmata online attraverso il portale in questione.