In questi ultimi giorni si parla della scissione nel Partito Democratico. Particolarmente recente è la notizia che Michele Emiliano ha deciso di rimanere, candidandosi alla segreteria per sfidare Matteo Renzi. L'annuncio è arrivato tramite un tweet, in cui ha annunciato di non voler essere cacciato da quella che è casa sua. Quali conseguenze ci saranno per il futuro, specie in ottica elezioni?
Una prima risposta ci arriva dai Sondaggi politici di IPR e TECNÈ, che riportano le intenzioni di voti ai partiti da parte dei cittadini italiani. Quello che emerge è un buon esordio per il nuovo partito di Sinistra, con il Movimento 5 Stelle balzato ampiamente al comando, dopo la consistente perdita del Partito Democratico.
Di seguito scopriremo i valori ottenuti da ciascuno dei contendenti.
Mi candido alla segreteria del PD perché questa è casa mia, è casa nostra e nessuno può cacciarmi o cacciarci via. https://t.co/jMbI60VhxB pic.twitter.com/FnGwZoppXl
— Michele Emiliano (@micheleemiliano) 21 febbraio 2017
IPR: netto sorpasso del M5S ai danni del PD
Il Pd, che senza la scissione sarebbe attestato al 29%, viene quotato al 22% dopo la divisione interna. Il neo partito di Sinistra conquista un discreto 8%, che consente al M5S di stabilirsi al comando con il 27% (28% senza scissione del PD). Alle spalle dei grillini troviamo Forza Italia e Lega Nord al 13% entrambi, senza alcuna variazione rispetto alla rilevazione della volta scorsa.
Seguono Fratelli d’Italia (5%) e Sinistra Italiana (4%), mentre Nuovo Centrodestra ottiene il 3,5%. Abbiamo poi UdC all’1%, mentre le rimanenti liste racimolano il 3,5%. Il CDX complessivamente si trova al 31%, dunque al comando su tutti.
TECNÈ: nuovo partito di SX in doppia cifra
Emerge una situazione simile anche per l’altro istituto di ricerche, che vede passare il partito di Matteo Renzi dal 29% al 23% con l’uscita di un folto gruppo.
Il nuovo partito di Sinistra esordisce più che bene, portandosi già in doppia cifra (10,5%). Il movimento di Beppe Grillo si trova al 27,5%, mentre per Silvio Berlusconi e Matteo Salvini non vi sono differenze rispetto a quanto visto precedentemente con IPR (13%). Invariato è anche il dato di FdI (5%), mentre SI racimola soltanto il 2,5%.
Più indietro NCD (2%) e UdC (1%), mentre gli altri partiti sono attestati al 2,5%. Nel complesso, abbiamo anche qui il CDX con il 31%. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere altre news sui sondaggi elettorali.